Nella chiesa di santa Maria Forisportam, santa Maria Bianca per i lucchesi, è custodita una bellissima statua della vergine Assunta, un esempio di arte barocca (la scultura è del 1761) che è la conclusione di uno straordinario percorso artistico e spirituale custodito in questa chiesa e che ha come soggetto la Vergine Maria.
Per Marina di Grosseto agosto coincide con la festa più importante della località balneare: quella in onore del patrono San Rocco, che fino a non molti decenni fa dava il nome alla frazione del capoluogo.
E' il mare a «dominare» le feste in questo periodo dell’anno. E non potrebbe essere diversamente, soprattutto laddove il mare è anche una risorsa che garantisce sviluppo e futuro.
È la festa mariana per eccellenza, tanto che per secoli - e ancora oggi - la solennità dell’Assunzione della Madonna, che si celebra il 15 agosto, a Prato viene chiamata semplicemente «Santa Maria».
Concelebrazione in cattedrale. Al suo arrivo il nuovo vescovo sarà accolto da una delegazione della diocesi e poi farà una sosta al santuario diocesano della Madonna del Rifugio e poi visiterà la Rsa di Poggio Baldino
Il vescovo di Fiesole Stefano Manetti sarà in Giordania dal 16 al 20 agosto. Ad Amman incontrerà e visiterà le opere portate avanti con grande impegno da don Mario Cornioli, da tutti chiamato «Abuna Mario».
Grosseto ha celebrato il patrono san Lorenzo. Lo ha fatto ritornando, dopo due anni di attesa, a vivere tutti i momenti tradizionali, che caratterizzano la festa certamente più importante e maggiormente identitaria del capoluogo maremmano.
Da venerdì 12 a domenica 14 a Castiglione della Pescaia si svolgeranno tre serate in preparazione alla festa dell'Assunta.
“La vecchiaia è il tempo propizio per la testimonianza commossa e lieta” dell’attesa del regno di Dio. Nella vecchiaia, “le opere della fede, che avvicinano noi e gli altri al regno di Dio, stanno ormai oltre la potenza delle energie, delle parole, degli slanci della giovinezza e della maturità. Ma proprio così rendono ancora più trasparente la promessa della vera destinazione della vita: un posto a tavola con Dio, nel mondo di Dio”.
"Al centro della lettura del libro del Siracide che ha aperto la liturgia della parola di questa Santa Messa nella festa di San Lorenzo si staglia l’immagine della «fiamma avvolgente» e del «fuoco» (Sir 51,4), per il saggio potente simbolo delle prove e delle tribolazioni in cui ha potuto sperimentare la salvezza di Dio, motivo ora della sua lode. L’immagine si traduce in realtà nel contesto dell’odierna festa, in quanto proprio il fuoco fu lo strumento ultimo del martirio di Lorenzo e quindi il motivo per cui siamo esortati a unirci al suo ringraziamento a Dio che da quel fuoco lo ha portato con sé nella gloria eterna della comunione dei santi". Lo ha detto l'arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori, nell'omelia proclamata questa mattina nella Basilica di San Lorenzo a Firenze per la festa di San Lorenzo.