Vita Chiesa

A 25 anni dal terremoto che colpì la diocesi di Spoleto e Norcia, il messaggio di mons. Riccardo Fontana allora arcivescovo di quella diocesi

Pubblichiamo il testo del messaggio

Monsignor Riccardo Fontana non ha mai dimenticato il dolore che nel settembre del 1997, esattamente 25 anni fa, leggeva nei fedeli che in quel momento storico erano affidati a lui, arcivescovo della diocesi di Spoleto e Norcia, dell’Umbria e del mondo intero con i danni nella cattedrale di Spoleto, assai nota nel mondo per essere stata, per decenni, lo sfondo del Festival dei Due Mondi.

Un dolore che il 26 settembre 1997 toccò con mano nei volti delle famiglie di chi aveva perso tutto e di quanti videro le loro chiese distrutte o danneggiate seriamente. Proprio nell’anniversario di quel giorno monsignor Fontana, che nel 2009 lasciò quella amata diocesi per Arezzo, ha voluto mandare un breve messaggio a quella terra spesso sconvolta dagli eventi sismici ma i cui abitanti hanno sempre saputo reagire con orgoglio e forza e ricostruire anche ciò che sembrava distrutto per sempre.

“Un orgoglio e un coraggio che la gente umbra ha sempre saputo dimostrare” – hanno detto Fontana che anche da vescovo di Arezzo volle aiutare i suoi vecchi fedeli quando, qualche anno dopo (nel 2016), un nuovo terremoto sconvolse quelle zone e in particolare la sua vecchia diocesi.

“Negli anni passati in quella terra, che non ho mai dimenticato e che conservo nel mio cuore, ho potuto verificare di persona la forza d’animo e anche la fede che a Spoleto e a Norcia, come in tutta l’Umbria, è certamente legata alla presenza di tanti Santi: Ponziano, Benedetto, Rita da Cascia, Francesco e Chiara. Da ciascuno di queste grandi figure del passato cristiano, i cittadini di oggi sanno di poter trarre l’esempio ma anche la forza per ricostruire le macerie delle case o delle scuole come quelle delle chiese. Una forza che ha saputo trasmettere anche a me negli anni che il Signore mi ha concesso di vivere accanto a loro”, ha concluso monsignor Fontana.