Vita Chiesa

AGATA SMERALDA COSTRUIRA’ UNA SCUOLA DI PACE IN AFGHANISTAN CON I NOSTRI MILITARI

“Per dire no alle guerre, per dire sì alla vita e alla pace è importante gettare semi di solidarietà e di collaborazione, ponti di amicizia e di aiuto. La diffidenza si supera solo se tendiamo la mano, se apriamo i cuori”: con queste parole Mauro Barsi, presidente del Progetto Agata Smeralda di Firenze,– presenta l’iniziativa di costruire una scuola in un villaggio afghano nei pressi di Kabul. “L’idea di questa scuola – spiega Barsi – è venuta da padre Giuseppe Moretti, cappellano dell’ambasciata italiana nella capitale dell’Afghanistan. A noi di ‘Agata Smeralda’, giunti quest’anno all’undicesimo anniversario di fondazione, è parso importante rispondere in positivo, accanto ai padri Barnabiti, per offrire ai bambini del villaggio di Tangi Kalai una struttura scolastica che possa anche divenire una ‘scuola di pace’. Ai benefattori proporremo sia di offrire fondi in denaro, visto che occorreranno circa 500 mila euro, sia di adottare a distanza i bambini del villaggio, così che possano frequentare la scuola”.

Per questo intervento a Kabul si sono mobilitati anche i 400 soldati italiani del contingente di pace. “Il Genio militare – ha aggiunto il presidente di “Agata Smeralda” – ha provveduto alla prima progettazione, spianando l’area e utilizzandola per il momento come campo di calcio per i bambini del posto. Tra l’altro è stata effettuata una divertente partita tra i militari italiani e una formazione afghana”. A opera finita, la scuola avrà 27 aule e potrà ospitare circa 900 alunni del villaggio, che oggi conta 3400 persone, di cui un terzo bambini dai 5 agli 11 anni. La gente del posto abita per lo più in piccole abitazioni costruite con fango e paglia. La linea di “Agata Smeralda”, avviata come progetto di solidarietà in Brasile, è quella di “aiutare perché i bambini e le bambine, in tutti i paesi del mondo, possano crescere liberi nella loro terra, per essere protagonisti nella storia del loro Paese”.

Fino ad oggi sono stati adottati a distanza oltre 8000 bambini, sostenuti dalla generosità dei fiorentini. Il nome “Agata Smeralda” è quello della prima bambina abbandonata a Firenze fuori dall’ospedale degli Innocenti, nel lontano 1445.Sir