Vita Chiesa

ASSISI, MOTU PROPRIO DI BENEDETTO XVI: LE BASILICHE FRANCESCANE PASSANO ALLA GIURISDIZIONE DEL VESCOVO

Con un “Motu Proprio” in data 9 novembre, ma diffuso oggi dalla sala stampa vaticana, Benedetto XVI ha stabilito i nuovi vincoli ai quali dovranno attenersi d’ora in poi, per le loro iniziative pastorali, i massimi luoghi sacri della tradizione francescana: la Basilica e il Sacro Convento di Assisi e la Basilica di Santa Maria degli Angeli. Nella sostanza, ad avere la giurisdizione canonica su entrambe le Basiliche sarà la diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, per la quale il Papa ha nominato l’arcivescovo Domenico Sorrentino, 57 anni, che prende il posto – per raggiunti limiti di età – di mons. Sergio Goretti.Nel documento Benedetto XVI spiega che la decisione nasce dall’esigenza “di realizzare una più efficace intesa tra le attività che si svolgono sia nella Basilica di San Francesco (con annesso Sacro Convento), sia nella Basilica di Santa Maria degli Angeli (ed unito Convento) e la pastorale della Diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, e anche con la pastorale promossa a livello regionale e nazionale dalle rispettive Conferenze episcopali”. Finora le due basiliche, in base ai “Motu proprio” di Paolo VI (“Inclita toto“, dell’8 agosto 1969 e ex Audientia, del 12 maggio 1966) erano sotto la diretta giurisdizione dell’Ordine francescano: ai Conventuali quella di Santa Maria degli Angeli, con la Porziuncola, e ai Minori quella di San Francesco, dove è sepolto il fondatore. Il Papa ha anche stabilito che d’ora in avanti sia assegnato alle due basiliche anche ul Legato pontificio, nella figura di un cardinale, “il quale, pur non godendo di giurisdizione, avrà il compito di perpetuare con la sua autorità morale gli stretti vincoli di comunione tra i luoghi sacri alla memoria del Poverello e questa Sede Apostolica. Egli potrà impartire la Benedizione Papale nelle celebrazioni che presiederà in occasione delle maggiori solennità liturgiche”.

Conseguenza della nuova disciplina è che – come recita il documento – “i Padri Francescani, Conventuali e Minori, per tutte le iniziative che hanno risvolti pastorali, dovranno pertanto chiedere ed ottenere il consenso del Vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino. Questi, poi, sentirà il parere del Presidente della Conferenza Episcopale Umbra per le iniziative che hanno riflessi sulla Regione umbra o della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana per le quelle a più ampio raggio”.

“Come Frati Minori abbiamo a cuore, prima di tutto, l’annuncio del Vangelo all’uomo di oggi e l’accoglienza dei tanti pellegrini che frequentano la basilica di S. Maria degli Angeli. Siamo certi che la Chiesa, nella sua sapienza e con la sua opera, si propone di custodire e far conoscere la ricchezza del carisma di S. Francesco e di S.Chiara, testimoni autentici – ancora oggi – di una vita rinnovata nell’amore, nella pace e nella riconciliazione tra tutti gli uomini”: così scrivono, in una dichiarazione ufficiale diffusa alla stampa, fr. Massimo Reschiglian, ministro provinciale dell’Umbria, e fr. Josè Rodriguez Carballo, ministro generale dell’Ordine Frati Minori (OFM).

Motu proprio sulle Basiliche francescane di Assisi