Vita Chiesa

Abusi su minori: mons. Dal Molin (Cei), «educare i seminaristi a scelte e decisioni rispettose e coerenti»

«I giovani che approdano ai nostri seminari o alle case di formazione degli Istituti di vita consacrata, riflettono la realtà culturale giovanile di cui sono parte» e sono inseriti in un contesto «simile ad un grande bazar, dove gli innumerevoli prodotti sono affastellati sugli scaffali; non è facile trovare qualcuno che dia indicazioni utili per capire dove andare e come orientarsi. Ognuno è drammaticamente chiamato a scegliere da solo; ciò è profondamente diverso dall’imparare a scegliere in maniera autonoma e responsabile». Lo ha detto questa mattina monsignor Domenico Dal Molin, direttore dell’Ufficio nazionale Cei per la pastorale delle vocazioni, intervenendo a Firenze alla prima conferenza europea su formazione del clero e prevenzione degli abusi sui minori in corso alla Facoltà Teologica dell’Italia centrale.

«La grande sfida a cui siamo chiamati nel nostro servizio formativo – ha aggiunto -, avendo come orizzonte anche il Sinodo del 2018, è aiutare i giovani a fare verità in se stessi e a identificare una realistica ‘road map’ per la propria esistenza. Ciò richiede un cammino di verità che tocca il nucleo personale, intimo e profondo, e ne fa emergere fatiche e risorse, sogni e resistenze, per educare a scelte e decisioni rispettose e coerenti». «Il cammino di formazione umana che proponiamo non può prescindere da un supporto indispensabile: il riferimento alla comunità cristiana», ha spiegato mons. Dal Molin: «Quanta vita vorremmo vedere nelle nostre chiese, nelle nostre comunità cristiane e di vita consacrata, nelle nostre assemblee domenicali, troppo spesso appesantite e appannate da una carenza di vitalità e di entusiasmo nel vivere il nostro essere discepoli e testimoni di Gesù».