Vita Chiesa

Anglicani, una campagna per dire sì alle donne vescovo

È partita la campagna di sensibilizzazione perché il prossimo Sinodo generale della Chiesa di Inghilterra, previsto dal 19 al 21 novembre, approvi la legislazione che finalmente dovrebbe consentire alle donne di accedere oltre che al sacerdozio anche all’episcopato. A promuovere l’iniziativa è l’arcivescovo di Canterbury Rowan Williams che sul sito www.archibishopofcanterbury.org sta pubblicando una serie di video-messaggi dal titolo «Enough waiting». La legislazione – che ha visto un lunghissimo iter di anni – era rimasta infatti bloccata al Sinodo dello scorso luglio a causa delle contrapposizioni tra i favorevoli e i contrari. Perché ora possa passare, tutto ruota attorno ad un «compromesso» che prevede un vescovo uomo alla guida di chi è contrario all’episcopato femminile. In un lungo articolo pubblicato venerdì scorso sul «Church Times», organo ufficiale della Chiesa di Inghilterra, l’arcivescovo Williams ha dato il via alla campagna «Enough Waiting»: votare contro la legislazione rischi di immetterci in un periodo di continuo conflitto interno che forse potrebbe con il tempo anche intensificarsi, senza poi portare ad alcun risultato chiaramente garantito». L’arcivescovo – chiarisce – non vuole assolutamente fare «pressione sulle coscienze» di «coloro che credono che il ministero episcopale delle donne è contrario alla volontà di Dio. Essi votano per quello che veramente credono sia il proposito di Dio per la sua Chiesa». L’appello dunque si rivolge soprattutto agli «indecisi». Il primo messaggio video è di Rebecca Swinson, il membro più giovane del Consiglio dell’arcivescovo. «È importante per la missione della Chiesa d‘Inghilterra – dice -, dimostrare che le donne sono una parte accettata e apprezzata del nostro ministero. Ed è importante anche non passare i prossimi 5 o 10 anni a discutere di questo problema quando, per così tante persone fuori, ci sono cose molto più importanti di cui parlare». Il vescovo di Chelmsford, Stephen Cottrell, richiama la lettera di San Paolo ai Galati in cui si legge: «Non c’è Giudeo né Greco; non c‘è schiavo né libero; non c‘è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù». «Mi auguro che come Chiesa d‘Inghilterra sapremo dire di sì alle donne vescovo al nostro Sinodo Generale nel mese di novembre. Ho anche il coraggio di sperare che coloro che non sono d‘accordo, possano scegliere di astenersi». «Ma, più di tutto, ho intenzione di votare sì, perché credo che questo sia del Vangelo. È lo Spirito Santo che ci conduce nella verità di quel testo in base al quale in Cristo noi siamo una sola umanità».

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