Vita Chiesa

Azione cattolica in Assemblea

«Siamo consapevoli di attraversare una stagione delicata e decisiva: mai come in questo momento il futuro dell’Ac dipende non solo dalla dedizione e dalla generosità del nostro impegno, ma anche dall’audacia con cui sapremo pensare il nuovo; dal coraggio con cui lo crediamo possibile; dalla fiducia con cui lo invocheremo dal Signore». Un rinnovamento che «potrà essere autentico solo se sarà una rinascita spirituale: una vera rigenerazione» che «conosce anche il passaggio attraverso il dolore, la notte, la solitudine, ma ha i tratti sorprendenti della novità di Dio che irrompe nella storia». È il passaggio centrale della lettera inviata, alla vigilia dell’XI Assemblea nazionale dell’Azione cattolica italiana, dalla presidente Paola Bignardi e dall’assistente mons. Francesco Lambiasi, ai mille delegati che, in rappresentanza dei 2.100 responsabili diocesani e dei 34.900 responsabili parrocchiali operanti in 219 diocesi e 7.283 parrocchie, partecipano all’Assemblea per il rinnovo del Consiglio nazionale (Roma, Domus Pacis, 25-28 aprile). «Con lo sguardo fisso su Gesù. Volto da contemplare, volti da incontrare» è il tema dell’Assemblea, «un segno di questa Ac nuova» che «darà visibilità al volto sereno e maturo dell’associazione; sarà esperienza di fraternità che non si lascia incrinare dalla franchezza del confronto; dirà a tutti il sapore di novità, di quell’essenziale su cui abbiamo riflettuto nel corso di quest’anno», auspicano Bignardi e Lambiasi, riferendosi al ruolo dell’Ac nella comunità ecclesiale e civile e alle prospettive di rinnovamento che saranno i temi centrali dell’Assemblea. «Un dono di Dio e una risorsa per l’incremento della comunione ecclesiale, sui quali ciascun vescovo, il suo presbiterio e l’intera comunità sanno di poter fare affidamento; una preziosa esperienza di cui la Chiesa non può fare a meno»: così i vescovi italiani avevano definito l’associazione in una lettera inviata lo scorso 10 aprile alla presidenza di Ac, documento che avrà un posto di primo piano nei lavori assembleari. «Conversione al Vangelo senza riserve», preghiera «assidua e disponibile alla volontà del Signore», accoglienza reciproca, «apertura umile e mite al soffio dello Spirito»: sono gli impegni richiesti ai delegati da Bignardi e Lambiasi affinché l’assemblea non rimanga «un sogno impossibile», ma sia «un primo, tangibile segno di un’Ac fedele al suo carisma» e «così bella e viva» perché «dono dello Spirito alla Chiesa». G.P.T.

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Azione cattolica, Lettera dei vescovi italiani (10-04-2002)