Un appello alla cooperazione internazionale per combattere il traffico di donne e bambini, e il narcotraffico. Lo ha chiesto Benedetto XVI rivolgendosi agli ambasciatori di Thailandia e Suriname presso la Santa Sede. Con l’ambasciatore tailandese, Chaiyong Satjipanon, il Santo Padre ha espresso la sua particolare preoccupazione per il flagello dell’Aids, la prostituzione e il traffico di persone che continuano ad affliggere i paesi della regione. Senza dubbio ha detto il Papa la povertà è il fattore principale che sta sotto questi fenomeni ma deve essere anche sottolineato che il declino dei valori morali, unito alla banalizzazione della sessualità nei media e nelle industrie dell’intrattenimento, conduce al degrado delle donne e spesso all’abuso dei bambini. La complessità di questo indicibile sfruttamento umano chiede una risposta concordata a livello internazionale. Solo una cooperazione internazionale unita all’impegno politico locale possono contrastare con efficacia la corruzione e l’impunità che facilitano simili crimini. Stesso appello alla cooperazione internazionale è stato lanciato dal Papa all’ambasciatrice del Suriname, Urmila Joella-Sewnundun, per combattere il traffico internazionale di droga i cui effetti insidiosi si registrano a livello planetario richiudendo la società in una rete di corruzione, cupidigia e sfruttamento.Sir