Dopo la solenne celebrazione di ieri, nella quale ho avuto la gioia di imporre il Pallio agli Arcivescovi Metropoliti nominati nel corso dell’ultimo anno, l’incontro odierno mi offre la gradita opportunità di rinnovare a tutti voi il mio cordiale saluto e di prolungare il clima di comunione gerarchica e al tempo stesso familiare che si sperimenta in questa particolare circostanza. Sono le parole rivolte oggi dal Papa agli arcivescovi metropoliti che ieri hanno ricevuto il Pallio, nella solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. L’immagine del corpo organico applicata alla Chiesa ha detto Benedetto XVI ricevendoli in udienza – è uno degli elementi forti e caratteristici della dottrina di san Paolo, e perciò, in questo anno giubilare a lui dedicato desidero affidare ciascuno di voi, cari Arcivescovi, alla sua celeste protezione. L’Apostolo delle genti l’auspicio del Pontefice – vi aiuti a far crescere le Comunità a voi affidate unite e missionarie, concordi e coordinate nell’azione pastorale animate da costante slancio apostolico. Salutando poi singolarmente i presenti, il Papa ha incominciato dalla Terra Santa, salutando il Patriarca di Gerusalemme dei Latini, Mons. Fouad Twal Giancarlo Maria Bregantini, mons. Paolo Benotto e mons. Francesco Montenegro, Metropoliti rispettivamente di Campobasso-Boiano, Pisa e Agrigento.Sir
