Vita Chiesa

BENEDETTO XVI AI SACERDOTI AD ARS: IL PRETE SIA UOMO DELLA GIOIA E DELLA SPERANZA

“Il prete, uomo della Parola divina”, oggi più che mai “deve essere “uomo della gioia e della speranza”. È l’esortazione che Benedetto XVI ha rivolto, tramite un messaggio videoregistrato, ai partecipanti al ritiro sacerdotale internazionale in corso fino al 3 ottobre ad Ars, in Francia, su “La gioia del sacerdote: consacrato per la salvezza del mondo”. “A uomini che non possono più concepire che Dio sia puro amore”, prosegue il Papa, il prete “affermerà sempre che la vita vale la pena di essere vissuta e che Cristo le dà senso perché Egli ama gli uomini, tutti gli uomini”. Il ritiro è stato promosso in occasione dell’Anno Sacerdotale indetto dal Pontefice nello scorso giugno. Di qui il richiamo alla figura del Santo Curato d’Ars, patrono dei sacerdoti, del quale il Pontefice ripropone una celebre affermazione: “Un buon pastore, un pastore secondo il cuore di Dio, è il più gran tesoro che Dio possa concedere ad una parrocchia ed è uno dei più preziosi doni della misericordia divina”. “In questo Anno Sacerdotale – incoraggia Benedetto XVI – siamo tutti chiamati ad esplorare e riscoprire la grandezza del sacramento che ci ha configurato per sempre a Cristo, sommo sacerdote, e che ci ha santificati nella verità”. “Scelto tra gli uomini – sottolinea ancora Benedetto XVI -, il sacerdote rimane tra loro ed è chiamato a servirli” e a “continuare l’opera della redenzione sulla terra”. Tuttavia, avverte facendo propria un’espressione di San Paolo, “la nostra vocazione sacerdotale è un tesoro che portiamo in vasi d’argilla”. Per il Papa l’Apostolo delle genti “ha felicemente espresso l’infinita distanza” tra “la nostra vocazione e la povertà delle risposte che possiamo dare a Dio”. Da questo punto di vista esiste “un segreto legame tra l’Anno Paolino e l’Anno Sacerdotale”. Di qui l’invito a tenere presente “l’esclamazione commovente e fiduciosa dell’Apostolo: Quando sono debole, è allora che sono forte” perché “la coscienza di questa fragilità apre all’intimità di Dio e dona forza e gioia”. “Il sacerdote – spiega Benedetto XVI – non è per se stesso ma per tutti”, ed “è l’uomo del futuro: colui che ha preso sul serio le parole di San Paolo: Siate risorti in Cristo”. Di qui l’esortazione a “fortificare la vostra fede e quella dei fedeli nell’Eucaristia che celebrate, fonte della vera gioia”. “Nulla – conclude il Papa – sostituirà mai il ministero dei sacerdoti nella Chiesa”.Sir