Vita Chiesa

BENEDETTO XVI: AI VESCOVI DEL BURUNDI, LA VIA DEL PERDONO E DELLA RICONCILIAZIONE

La Chiesa in Burundi ha il compito di “risanare le memorie e i cuori, favorire la solidarietà tra tutti i burundesi, superando lo spirito di vendetta e di risentimento, invitando senza sosta al perdono e alla riconciliazione”: è quanto Papa Benedetto XVI ha affidato ai vescovi del Burundi, ricevendoli ieri mattina in udienza per la quinquennale ‘visita ad limina’ in Vaticano. Dal 1993, nel Paese africano, la guerra ha provocato oltre 300.000 vittime, in gran parte civili, e da qualche mese si è avviato un difficile processo di transizione democratica che dovrebbe decretare la fine del conflitto.

“Le sofferenze patite durante le ore buie della guerra – ha detto il Santo Padre, che oggi festeggia 28 anni di ordinazione episcopale – non hanno estinto il desiderio di lavorare per la fraternità e l’unità tra tutti”. Commentando il “rapporto quinquennale” dei vescovi burundesi, il Papa ha espresso apprezzamento per “il ruolo attivo che la Chiesa cattolica ha avuto nella promozione della pace e della riconciliazione del Paese, soprattutto in questo periodo di elezioni”.

Nel suo intervento, Benedetto XVI ha ricordato la figura del nunzio apostolico Michael Courtney, irlandese, ucciso in Burundi il 29 dicembre 2003 in circostanze non ancora chiarite. “È stato fedele fino al dono della vita alla missione che il Santo Padre gli aveva affidato al servizio del vostro caro Paese e della Chiesa locale”, ha detto il Papa.Sir