Vita Chiesa

BENEDETTO XVI AL PATRIARCA RUSSO-ORTODOSSO KIRILL: CONTINUARE A RAFFORZARE LA COMUNIONE

“È mia fervida speranza che continueremo a cooperare per trovare modi per promuovere e rafforzare la comunione nel Corpo di Cristo, nella fedeltà alla preghiera del nostro Salvatore che tutti siano una cosa sola, perché il mondo possa credere”. E’ quanto papa Benedetto XVI ha scritto al Patriarca Kirill in un messaggio che il card. Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, ha consegnato ieri al nuovo Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, in occasione della sua intronizzazione. Con il messaggio, il cardinale ha consegnato a sua Santità Kirill un dono: un calice come “pegno del desiderio di giungere presto alla piena comunione”. Nel messaggio, il Papa ha ricordato “l’eredità” lasciata dal Patriarca Alessio II, che ha guidato la Chiesa Ortodossa Russa da un “lungo e difficile periodo di sofferenza sotto il sistema totalitaristico ed ateo” portandola ad essere “una nuova e attiva presenza” a servizio della società di oggi. “Il Patriarca Alessio II – ha proseguito Benedetto XVI – ha lavorato assiduamente per l’unità della Chiesa ortodossa russa e per la comunione con le altre Chiese ortodosse. Egli ha altresì mantenuto uno spirito di apertura e di cooperazione con gli altri cristiani, e con la Chiesa cattolica in particolare, per la difesa dei valori cristiani in Europa e nel mondo”. “Sono certo – è l’auspicio del Papa – che Vostra Santità continuerà a costruire su questa solida base, per il bene del vostro popolo e per il bene dei cristiani in tutto il mondo”. Benedetto XVI ricorda nel messaggio inviato al Patriarca Kirill gli incontri avuti con lui come presidente del dipartimento per le relazioni esterne ed ha sottolineato come l’allora metropolita Kirill svolgesse “un ruolo importante nel forgiare un nuovo rapporto tra le nostre Chiese, un rapporto sulla base di amicizia, di reciproca accettazione e sincero dialogo per affrontare le difficoltà del nostro cammino comune”. Da qui la speranza di continuare su questa strada di collaborazione.