Vita Chiesa

BENEDETTO XVI ANNUNCIA CONCISTORO PER 24 NOVEMBRE E 23 CARDINALI; PORPORA PER I TOSCANI COMASTRI E BETTI

“Ho ora la gioia di annunciare che il 24 novembre prossimo, vigilia della solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo, terrò un Concistoro nel quale, derogando di una unità al limite numerico stabilito dal papa Paolo VI, confermato dal mio venerato predecessore Giovanni Paolo II nella costituzione apostolica “Universi domici gregis”, nominerò 18 cardinali”. Con queste parole, al termine dell’udienza generale di oggi, Benedetto XVI ha annunciato “in diretta” ai fedeli il secondo Concistoro del suo pontificato, dopo quello del 24 marzo 2006. Alle nuove porpore – tra i quali, per l’Italia, l’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, mons. Angelo Bagnasco – il Papa ha aggiunto tre presuli e due ecclesiastici “particolarmente meritevoli” per il loro servizio alla Chiesa, tra i quali Sua Beatitune il patriarca Emmanuel Delly. Ventritrè in tutto, quindi, nel nuove berrette cardinalizie. Tra i nuovi cardinali anche due toscani: mons. Angelo Comastri, originario di Sorano (dove è nato il 17 settembre 1943), nella diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello, e già vescovo di Massa Marittima-Piombino, e il francescano padre Umberto Betti, nato a Pieve Santo Stefano (Ar) il 7 marzo 1922, “esperto” al Concilio Vaticano II, come assistente dell’arcivescovo di Firenze card. Ermenegildo Florit, e già rettore della Pontificia Università Lateranense. Attualmente padre Betti vive nel Convento di San Francesco a Fiesole.

Questi i nomi dei 18 nuovi cardinali: mons. Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali; mons. John Patrick Foley, pro-Gran Maestro dell’ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme; mons. Giovanni Lajolo, presidente della Pontificia Commissione e del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano; mons. Paul Joseph Cordes, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum; mons. Angelo Comastri, arciprete della Basilica Vaticana; mons. Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici; mons. Raffaele Farina, archivista e bibliotecariodi Santa Romana Chiesa; mons. Augustin Garcia-Gasco Vicente, arcivescovo di Valencia (Spagna); mons. Sean Baptist Brady, arcivescovo di Armagh (Irlanda); mons. Lluis Martinez Sistach, arcivescovo di Barcellona (Spagna); mons. André Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi (Francia); mons. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova (Italia); mons. Theodor-Adrien Sarr, arcivescovo di Dakar (Senegal); mons. Oswald Gracias, arcivescovo di Bombay (India); mons. Francisco Robles Ortega, arcivescovo di Monterrey (Messico); mons. Daniel Di Nardo, arcivescovo di Galveston-Houston (Usa); mons. Odilio Pedo Scherer, arcivescovo di San Paolo (Brasile); mons. John Njue, arcivescovo di Nairobi (Kenya) (segue).

“Desidero inoltre elevare alla dignità cardinalizia tre venerati presuli e due benemeriti ecclesiastici, particolarmente meritevoli per il loro impegno al servizio della Chiesa”. Così il Papa ha annunciato le altre cinque porpore (non elettori), oltre ai nuovi 18 cardinali elettori che arricchiranno il collegio cardinalizio ( e i futuri conclavi) a partire dal 24novembre prossimo, data del secondo Concistoro di Benedetto XVI, annunciato oggi “in diretta” ai fedeli – come acceduto per il primo, sempre durante l’udienza generale – dal Santo Padre. Questi i loro nomi: S. B. Emmanuel III Delly, patriarca di Babilonia dei Caldei: mons. Giovanni Coppa, nunzio apostolico; mons. Estanislao Esteban Karlic, arcivescovo emerito di Paranà (Argentina), padre Urbano Navarrete, già rettore della Pontificia Università Gregoriana; padre Umberto Betti, già rettore della Pontificia Università Lateranense. “Tra questi ultimi – ha rivelato il Papa – era stato mio desiderio elevare alla porpora anche l’anziano vescovo Ignacy Jez, di Koszalin-Kolobrzeg, in Polonia, benemerito presule, che ieri è improvvisamente mancato. A lui va la nostra preghiera di suffragio”.

“I nuovi porporati – ha sottolineato il Pontefice – provengono da varie parti del mondo. Nella loro schiera ben si rispecchia l’universalità della Chiesa con la molteplicità dei suoi ministeri: accanto a presuli benemeriti per il servizio reso alla Santa Sede, vi sono pastori che spendono le loro energie a diretto contatto con i fedeli”. Poi una rivelazione quasi confidenziale:” Altre persone vi sarebbero, a me molto care, che per la loro dedizione al servizio della Chiesa bene meriterebbero di essere elevate alla dignità cardinalizia. Spero di avere in futuro l’opportunità di testimoniare,anche in questo modo, ad esse ed ai Paesi a cui appartengono la mia stima e il mio affetto”. “Affidiamo i nuovi eletti alla protezione di Maria Santissima – la preghiera del Papa – chiedendole di assisterli nelle rispettive mansioni, affinché sappiano testimoniare con coraggio in ogni circostanza il loro amore per Cristo e per la Chiesa”. “

Una grande figura che ha accompagnato momenti fondamentali nella vita della Chiesa e dell’Ordine”. E’ quanto afferma in una nota monsignor Gualtiero Bassetti, vescovo della diocesi di Arezzo-Cortona-San Sepolcro, commentando la nomina a cardinale di padre Umberto Betti resa nota oggi da papa Benedetto XVI. “E’ un onore per la nostra diocesi – ha aggiunto Bassetti – poter annoverare fra le sue fila un signor cardinale”.