Vita Chiesa
BENEDETTO XVI, DOMENICA DELLE PALME: MANI INNOCENTI E CUORE PURO PER CERCARE DIO
Si tratta, ha chiarito Benedetto XVI, di persone che scrutano intorno a sé per cercare Dio, per cercare il suo Volto. Poi rivolto alle migliaia di giovani presenti per la celebrazione della XXII Giornata mondiale della gioventù, Benedetto XVI ha detto: Cari giovani amici, quanto è importante oggi proprio questo: non lasciarsi semplicemente portare qua e la nella vita; non accontentarsi di ciò che tutti pensano e dicono e fanno. Scrutare Dio e cercare Dio. Non lasciare che la domanda su Dio si dissolva nelle nostre anime. Il desiderio di ciò che è più grande. Il desiderio di conoscere Lui, il suo Volto. Ma può stare nel luogo santo solo chi ha mani innocenti e cuore puro. Mani innocenti ha osservato il Pontefice – sono mani che non vengono usate per atti di violenza. Sono mani che non sono sporcate con la corruzione, con tangenti, mentre è puro un cuore che non finge e non si macchia con menzogna e ipocrisia. Un cuore che rimane trasparente come acqua sorgiva, perché non conosce doppiezza. È puro un cuore che non si strania con l’ebbrezza del piacere; un cuore il cui amore è vero e non è soltanto passione di un momento. Mani innocenti e cuore puro: se noi camminiamo con Gesù, saliamo e troviamo le purificazioni che ci portano veramente a quell’altezza a cui l’uomo è destinato: l’amicizia con Dio stesso.
Nella vecchia liturgia della Domenica delle Palme, ha ricordato il Papa, il sacerdote, giunto davanti alla chiesa, bussava fortemente con l’asta della croce della processione al portone ancora chiuso, che in seguito a questo bussare si apriva, una bella immagine per il mistero dello stesso Gesù Cristo che, con il legno della sua croce, con la forza del suo amore che si dona, ha bussato dal lato del mondo alla porta di Dio, un mondo che non riusciva a trovare accesso presso Dio. Con la croce Gesù ha spalancato la porta tra Dio e gli uomini. Ma dall’altro lato, il Signore bussa con la sua croce alle porte dei nostri cuori, che così spesso e in così gran numero sono chiuse per Dio, parlandoci più o meno così: Se le prove che Dio nella creazione ti dà della sua esistenza non riescono ad aprirti per Lui; se la parola della Scrittura e il messaggio della Chiesa ti lasciano indifferente, allora guarda a me, tuo Signore e tuo Dio. È questo, ha osservato Benedetto XVI, l’appello che in quest’ora lasciamo penetrare nel nostro cuore. Il Signore ci aiuti ad aprire la porta del cuore, la porta del mondo.