Vita Chiesa

BENEDETTO XVI: «IL CONCETTO DI PERDONO TROVI STRADA NELLA RISOLUZIONE CONFLITTI»

«Il concetto di perdono ha bisogno di trovare la sua strada all’interno del discorso internazionale sulla risoluzione dei conflitti, in modo da trasformare il linguaggio sterile della recriminazione reciproca che non porta da nessuna parte». E’ quanto scrive Benedetto XVI in un messaggio inviato al presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, Mary Ann Glendon, e ai partecipanti alla XVIII Sessione Plenaria della Pontificia Accademia (27 aprile – 1 maggio 2012) dedicata ai 50 anni dell’enciclica di Giovanni XXIII, «Pacem in terris». «Se la creatura umana è fatta ad immagine di Dio, un Dio di giustizia che è ‘ricco di misericordia’ – afferma il Papa – allora queste qualità devono essere riflesse nella condotta degli affari umani. E’ la combinazione di giustizia e perdono, di giustizia e grazia, che risiede nel cuore della risposta divina all’iniquità umana, nel cuore dell’ordine stabilito da Dio. Il perdono non la negazione dell’iniquità umana ma partecipazione all’amore di Dio che guarisce e trasforma, riconcilia e ricostruisce». Ricordando i temi dei Sinodi per l’Africa del 2009 e per il Medio Oriente del 2010, basati sulla riconciliazione, sulla giustizia e sulla testimonianza, Benedetto XVI ricorda come «gli errori e le ingiustizie della storia possono essere superati solo se gli uomini e le donne sono ispirati da un messaggio di guarigione e di speranza, un messaggio che offre una via d‘uscita dall‘impasse che spesso chiude le persone e le nazioni in un circolo vizioso di violenza». Quelli che nel 1963, anno della Pacem in Terris, «apparivano come conflitti insolubili sono passati. Facciamoci coraggio – afferma il Pontefice – e lottiamo per la pace e la giustizia fiduciosi che il nostro comune scopo è un mondo in cui la dignità sia accordata ad ogni essere umano con il rispetto dovuto». (Sir)