Vita Chiesa

BENEDETTO XVI IN AUSTRIA: «INSIEME AI PELLEGRINI DEL NOSTRO TEMPO»

“Essere in cammino insieme ai pellegrini del nostro tempo”: è la prospettiva, indicata da Benedetto XVI, del suo pellegrinaggio al santuario mariano di Mariazell, in Austria, cominciato oggi. Giunto all’aeroporto internazionale di Wien/Schwechat il Pontefice ha rivolto un saluto alle massime autorità austriache ricordando come l’Austria “è essenzialmente permeata dal messaggio di Gesù Cristo e dall’azione che la Chiesa ha svolto nel suo nome” e “tutto ciò e ancora molte altre cose mi danno la viva impressione di essere tra voi, cari Austriaci, un po’ ‘a casa’”. Il Papa ha parlato di Mariazell, importante anche per gli ungheresi e per i popoli slavi, come “simbolo di un’apertura che non supera solo frontiere geografiche e nazionali, ma nella persona di Maria rimanda ad una dimensione essenziale dell’uomo: la capacità di aprirsi alla Parola di Dio ed alla sua verità”. “Negli ultimi anni – ha detto Benedetto XVI – si costata con gioia un crescente interesse da parte di tante persone per il pellegrinaggio. Nell’essere in cammino durante un pellegrinaggio, proprio anche i giovani trovano una via nuova di riflessione meditativa; fanno conoscenza gli uni degli altri e insieme si ritrovano davanti alla creazione, ma anche davanti alla storia della fede che, non di rado, inaspettatamente sperimentano come una forza per il presente”.

“Intendo il mio pellegrinaggio verso Mariazell – ha aggiunto il Papa come un essere in cammino insieme ai pellegrini del nostro tempo”. Viaggio, dunque, non solo come “cammino verso un santuario” ma anche come “cammino di ritorno verso la quotidianità”. E “la nostra vita quotidiana di ogni settimana – ha ribadito il Papa – comincia sempre con la Domenica”. “So che in Austria la Domenica, in quanto giorno libero dal lavoro, ed anche i tempi liberi in altri giorni della settimana vengono in parte usati da molte persone per un impegno volontario a servizio degli altri. Anche un simile impegno, offerto con generosità e disinteresse per il bene e la salvezza degli altri – ha concluso Benedetto XVI – segna il pellegrinaggio della nostra vita. Chi guarda al prossimo guarda a Cristo e Lo serve”. In volo verso Vienna Benedetto XVI ha fatto pervenire ai capi di Stato dei Paesi toccati dal volo dei messaggi di saluto. In quello al presidente italiano ha rivolto “un auspicio di pace e di serenità”, in quello al presidente croato Stjepan Mesic ha invocato “sull’amata popolazione croata i doni della pace e della prosperità” mentre nel saluto al presidente sloveno, Janez Drnovsek, “la benedizione del Signore” per tutti gli sloveni.

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