Vita Chiesa

BENEDETTO XVI IN BRASILE: FRA GALVAO PROCLAMATO SANTO, HA RISVEGLIATO DESIDERI DI FEDELTÀ

“Il carisma francescano, evangelicamente vissuto, ha dato frutti significativi attraverso la sua testimonianza di ardente adoratore dell’Eucaristia, di prudente e sapiente guida delle anime che lo cercavano e di grande devoto dell’Immacolata Concezione di Maria”: con queste parole Papa Benedetto XVI ha tratteggiato, in apertura della omelia della messa di canonizzazione in Campo di Marte a San Paolo del Brasile, la figura di Fra Antonio di Sant’Anna Galvão. Il Papa ha poi messo in luce “la sua disponibilità al servizio del popolo, ogni qualvolta veniva interpellato”, descrivendolo come “consigliere di fama, pacificatore delle anime e delle famiglie, dispensatore della carità specialmente verso i poveri e gli infermi. Era molto ricercato per le confessioni, perché zelante, saggio e prudente”, ha aggiunto. A proposito del suo ministero di confessore, Benedetto XVI ha poi detto: “Potranno gli uomini e le donne di questo mondo trovare la pace, se non saranno coscienti della necessità di riconciliarsi con Dio, con il prossimo e con sé stessi?”.

Riferendosi alla disponibilità verso tutti del nuovo santo, il Papa ha detto: “La fama della sua immensa carità non conosceva limiti. Persone di tutta la geografia nazionale andavano da Fra Galvão, che tutti accoglieva paternamente. Vi erano poveri, infermi nel corpo e nello spirito, che imploravano il suo aiuto”. Da qui l’appello ai credenti a seguire il suo esempio: “Anche l’azione della Chiesa e dei cristiani nella società – ha poi detto – deve possedere questa stessa ispirazione. Le iniziative di pastorale sociale, se sono orientate verso il bene dei poveri e degli infermi, portano in sé stesse questo sigillo divino. Il Signore conta su di noi e ci chiama amici, perché soltanto a coloro che amiamo in questo modo siamo capaci di dare la vita offerta da Gesù mediante la sua grazia”. In seguito ha sottolineato che “la V Conferenza Generale dell’Episcopato Latinoamericano avrà come tema fondamentale: Discepoli e missionari di Gesù Cristo, perché in Lui i nostri popoli abbiano la vita. Come non vedere, allora, la necessità di ascoltare con fervore rinnovato la chiamata, per poter rispondere generosamente alle sfide che la Chiesa in Brasile e nell’America Latina è chiamata ad affrontare?”.

Facendo riferimento alle parole contenute nella formula della consacrazione di Fra Galvao, “Toglimi piuttosto la vita, prima che io offenda il tuo benedetto Figliuolo, mio Signore!”, Benedetto XVI ha rilevato come queste parole “suonano attuali per noi, che viviamo in un’epoca così piena di edonismo”, aggiungendo: “ Sono parole forti, di un’anima appassionata, parole che dovrebbero far parte della normale vita di ogni cristiano, sia esso consacrato o meno, e risvegliano desideri di fedeltà a Dio sia dentro che fuori del matrimonio”. Proprio riguardo alla dimensione della vita matrimoniali, ha poi aggiunto: “Il mondo ha bisogno di vite limpide, di anime chiare, di intelligenze semplici, che rifiutino di essere considerate creature oggetto di piacere. È necessario dire no a quei mezzi di comunicazione sociale che mettono in ridicolo la santità del matrimonio e la verginità prima del matrimonio”. In chiusura dell’omelia, ha richiamato la Veglia di Preghiera di Marienfeld, in Germania: “Dinanzi ad una moltitudine di giovani, ho voluto qualificare i santi della nostra epoca come veri riformatori. E ho aggiunto: Soltanto dai Santi, soltanto da Dio viene la vera rivoluzione, il cambiamento decisivo del mondo”.

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