Vita Chiesa

BENEDETTO XVI IN POLONIA: ATTINGERE ALLA FONTE ABBONDANTE DELLA VOSTRA FEDE; AD AUSCHWITZ PREGHEREMO INSIEME

“Sono venuto per seguire le sue orme lungo l’itinerario della sua vita, dalla fanciullezza fino alla partenza per il memorabile conclave del 1978. Su questo cammino voglio incontrare e conoscere meglio le generazioni dei credenti che lo hanno offerto al servizio di Dio e della Chiesa, e quelle che sono nate e maturate per il Signore sotto la sua guida pastorale da sacerdote, da vescovo e da Papa”: con queste parole, segnate dal ricordo diretto e affettuoso di Giovanni Paolo II, Benedetto XVI si è rivolto alle autorità civili e religiose della Polonia, presenti all’aeroporto per accoglierlo all’inizio della sua visita pastorale. Il Papa ha subito precisato che “non si tratta semplicemente di un viaggio sentimentale, pur valido anche sotto questo aspetto, ma di un itinerario di fede, iscritto nella missione affidatami dal Signore nella persona di Pietro apostolo, che fu chiamato per confermare i fratelli nella fede”. Ha poi aggiunto: “Anche io voglio attingere dalla fonte abbondante della vostra fede, che scaturisce ininterrottamente da più di un millennio” e ha poi avuto parole di saluto e ringraziamento per i rappresentanti delle Chiese cristiane sorelle (ortodossa e evangelica-asburgica) oltre che per quelli della comunità ebraica e dei seguaci dell’islam.

Illustrando brevemente, nel discorso di saluto alle autorità che lo hanno ricevuto all’aeroporto di Varsavia, le tappe del suo viaggio apostolico in Polonia, Benedetto XVI ha anzitutto messo in luce un aspetto: “Spero che questi incontri portino abbondanti frutti per la nostra comune fede in Cristo e per le realtà sociali e politiche in cui vivono gli uomini e le donne di oggi”. Ha poi brevemente commentato le varie tappe della visita (oltre a Varsavia e Cracovia, Częstochowa, Wadowice, Kalwaria, Łagiewniki e la Cattedrale di Wawel), rilevando: “So bene che questi sono i luoghi più amati da Giovanni Paolo II, perché legati alla sua crescita nella fede e al suo servizio pastorale”. Dopo aver ricordato l’appuntamento con i giovani, ha poi parlato della visita ad Auschwitz. “Lì – ha detto – spero di incontrare soprattutto i superstiti delle vittime del terrore nazista, provenienti da diverse nazioni, che hanno sofferto la tragica oppressione. Pregheremo tutti insieme affinché le piaghe del secolo scorso guariscano sotto la medicazione che il buon Dio ci indica chiamandoci al perdono reciproco, e ci offre nel mistero della sua misericordia”. Infine, ha ricordato il motto scelto per questo viaggio apostolico: “Rimanete forti nella fede”, e ha concluso con le parole: “sia questa mia visita un tempo di fratellanza, di benevolenza e di speranza”.Sir

Viaggio in Polonia, i discorsi di Benedetto XVI