Vita Chiesa

BENEDETTO XVI: LA NUOVA EVANGELIZZAZIONE PARTE ANCHE DAL CONFESSIONALE

«C’è uno stretto legame tra santità e Sacramento della Riconciliazione, testimoniato da tutti i Santi della storia. La reale conversione dei cuori, che è aprirsi all’azione trasformante e rinnovatrice di Dio, è il “motore” di ogni riforma e si traduce in una vera forza evangelizzante»: lo ha detto oggi Benedetto XVI, nel discorso rivolto ai partecipanti al corso sul Foro interno promosso dalla Penitenzieria apostolica, durante l’udienza nel Palazzo apostolico. Dopo aver ricordato “l’importanza che ha per la vita di fede il Sacramento della Riconciliazione”, il Papa ha spiegato che “nella Confessione il peccatore pentito, per l’azione gratuita della Misericordia divina, viene giustificato, perdonato e santificato, abbandona l’uomo vecchio per rivestirsi dell’uomo nuovo”. Benedetto XVI ha quindi proseguito rilevando che “in un’epoca di emergenza educativa, in cui il relativismo mette in discussione la possibilità stessa di un’educazione intesa come progressiva introduzione alla conoscenza della verità”, “i cristiani sono chiamati ad annunciare con vigore la possibilità dell’incontro tra l’uomo d’oggi e Gesù Cristo, in cui Dio si è fatto così vicino da poterlo vedere e ascoltare”. “In questa prospettiva il Sacramento della Riconciliazione, che prende le mosse da uno sguardo alla propria concreta condizione esistenziale, – ha affermato il Papa – aiuta in modo singolare quella ‘apertura del cuore’ che permette di volgere lo sguardo a Dio perché entri nella vita. La certezza che Lui è vicino e nella sua misericordia attende l’uomo, anche quello coinvolto nel peccato, per guarire le sue infermità con la grazia del Sacramento della Riconciliazione, è sempre una luce di speranza per il mondo”. Dopo aver esortato i presbiteri “ad essere strumenti di un sempre rinnovato incontro degli uomini con Dio” nell’amministrazione del Sacramento della Riconciliazione, il Papa ha ricordato che la nuova evangelizzazione “parte anche dal Confessionale! Parte cioè dal misterioso incontro tra l’inesauribile domanda dell’uomo, segno in lui del Mistero Creatore, e la Misericordia di Dio, unica risposta adeguata al bisogno umano di infinito”. Il Pontefice ha concluso: “Se la celebrazione del Sacramento della Riconciliazione sarà questo, se in essa i fedeli faranno reale esperienza di quella Misericordia che Gesù di Nazaret, Signore e Cristo, ci ha donato, allora diverranno essi stessi testimoni credibili di quella santità, che è il fine della nuova evangelizzazione”. (Sir)