Accettare l’amore di Dio non basta: Occorre corrispondere a tale amore ed impegnarsi a comunicarlo agli altri. Così Benedetto XVI, nel messaggio per la Quaresima 2007, intitolato Volgeranno lo sguardo a Colui che hanno trafitto. Il Santo Padre invita a guardare con fiducia al costato trafitto di Gesù da cui sgorgano sangue e acqua’, simboli dei sacramenti del Battesimo e dell’Eucaristia. Nel cammino quaresimale, memori del nostro Battesimo dice il Papa , siamo esortati ad uscire da noi stessi per aprirci in un confidente abbandono, all’abbraccio misericordioso del Padre, ma bisogna vivere la Quaresima anche come tempo eucaristico’, nel quale, accogliendo l’amore di Gesù, impariamo a diffonderlo attorno a noi con ogni gesto e parola. Insomma, contemplare Colui che hanno trafitto’ ci spingerà ad aprire il cuore agli altri riconoscendo le ferite inferte alla dignità dell’essere umano; in particolare, ci spingerà a combattere ogni forma di disprezzo della vita e di sfruttamento della persona e ad alleviare i drammi della solitudine e dell’abbandono di tante persone. Di qui l’invito di Benedetto XVI: La Quaresima sia per ogni cristiano una rinnovata esperienza dell’amore di Dio donataci in Cristo, amore che ogni giorno dobbiamo a nostra volta ridonare’ al prossimo, soprattutto a chi più soffre ed è nel bisogno. Sir