Vita Chiesa
BENEDETTO XVI: METTERE IL MISTERO DI DIO AL CENTRO DELLA VITA SOCIALE
“Dio e uomo camminano insieme nella storia, ed il mistero di Dio deve essere collocato al centro stesso della vita sociale, facendo di noi stessi una dimora vivente per Dio nel mondo. Lo ha detto il Papa, che nel corso dell’udienza generale in piazza San Pietro si è soffermato sul tema della presenza divina in mezzo al popolo. Commentando, infatti, il Salmo 131 Benedetto XVI ha fatto notare che al cuore del salmo c’è il giuramento solenne pronunziato da Davide, in base quale il sovrano ha detto il Papa modificando in alcuni punti il testo scritto promette di non mettere piede nel palazzo reale di Gerusalemme, e non andrà tranquillo a riposare, se prima non avrà trovato una dimora per l’arca del Signore. Un giuramento importante, lo ha definito Benedetto XVI parlando ancora a braccio, perché dimostra come al centro della vita sociale, di una comunità, di un popolo, ci deve essere una presenza che evoca il mistero di Dio trascendente. L’uomo non può camminare bene senza Dio, Dio e uomo camminano insieme nella storia, e il tempio ha il compito di segnalare in modo visibile questa comunione, questo lasciarsi guidare da Dio.
“Soffermandosi poi sulla dimensione messianica della supplica di Davide, Benedetto XVI ha indugiato sulla figura del consacrato perfetto, il Messia, il Dio con noi che si aspetta (ha aggiunto a braccio) e che tornerà a rendersi presente e operante nel segno dell’arca collocata in Sion, come nella scena finale descritta dal brano biblico scelto per la catechesi di oggi. Alla fine del commento al Salmo, Benedetto XVI ha definito in particolare molto importante la duplice interpretazione del consacrato e di Cristo, delineata da Esichio di Gerusalemme (un sacerdote della prima metà del quinto secolo) nel suo commento al Salmo 131. L’arca dell’alleanza, vera dimora di Dio nel mondo ha detto il Papa parlando di nuovo a braccio non è fatta di legno, ma di carne e sangue. La Madonna ci invita ad essere anche noi dimora vivente per Dio nel mondo.