Vita Chiesa

BENEDETTO XVI: NO ALLA «LOGICA DELLA CARRIERA E DEL POTERE», SÌ A «SACERDOTI ESEMPLARI»

Un triplice invito ad essere “sacerdoti esemplari”, senza mai lasciarsi “tentare dalla logica della carriera e del potere”, “pienamente ‘romani’ in senso ecclesiale” e capaci di dialogare anche con i “fratelli di altre tradizioni religiose”. A rivolgerlo è stato Benedetto XVI, ricevendo oggi in udienza i membri della Pontificia Accademia Ecclesiastica, accompagnati dal presidente, mons. Justo Mullor Garcia. Il Papa ha esordito invitando i presenti a rafforzare il proprio “sensus Ecclesiae”, assumendo “una forma ecclesiale in tutta la vostra personalità, nella mente e nel cuore”.

”Sia vostra cura – ha detto Benedetto XVI – coltivare in voi le due dimensioni costitutive e complementari della Chiesa: la comunione e la missione, l’unità e la tensione evangelizzatrice. Mentre siete in Accademia –ha aggiunto – cercate dunque di diventare pienamente ‘romani’ in senso ecclesiale, cioè sicuri e fedeli nell’adesione al magistero e alla guida pastorale del Successore di Pietro e, al tempo stesso, coltivate l’anelito missionario che fu di Paolo, ansiosi di cooperare alla diffusione del Vangelo sino agli estremi confini del mondo”. Poi un riferimento al suo predecessore: Siamo stati tutti colpiti dal fatto che la testimonianza del Papa Giovanni Paolo II ha suscitato profonda eco anche in popolazioni non cristiane, come hanno riferito diversi nunzi apostolici nei loro rapporti. Questo conferma che là dove Cristo è annunciato con la coerenza della vita, parla al cuore di tutti, anche dei fratelli di altre tradizioni religiose e culturali”. “Cercate, senza stancarvi, di essere sacerdoti esemplari, animati da una preghiera costante ed intensa, coltivando l’intimità di Cristo”. E’ il passo centrale del discorso di Benedetto XVI ai membri della Pontificia Accademia della vita, a cui ha raccomandato: “Siate sacerdoti secondo il cuore di Cristo e svolgerete il vostro ministero con successo e frutto apostolico. Non lasciatevi mai tentare dalla logica della carriera e del potere”.

Per svolgere “in modo adeguato” il proprio “servizio”, ha aggiunto il Papa, “occorre una solida preparazione culturale, compresa la conoscenza delle lingue, della storia e del diritto, con una sapiente apertura alle diverse culture. E’ poi indispensabile che, ad un livello ancor più profondo, vi proponiate come scopo fondamentale del vostro vivere la santità e la salvezza delle anime che incontrerete nel vostro cammino”.

Fondata dall’abate Piero Garagni nel 1701 come “Accademia degli ecclesiastici nobili” per “dar modo ai giovani chierici della nobiltà di attendere con agio allo studio”: la Pontificia Accademia Ecclesiastica è attualmente un istituto di studi superiori perla formazione dei diplomatici della Santa Sede. Gli alunni, già forniti di laurea in diritto canonico, vi seguono un corso biennale di studi, al termine del quale ottengono un diploma che li abilita al servizio della Segreteria di Stato come “addetti”. Dall’Accademia sono finora usciti quattro pontefici: Clemente XIII, Leone XIIU, Leone XIII e Benedetto XV, oltre a cardinali ed illustre personalità ecclesiastiche. Sir