Vita Chiesa

BENEDETTO XVI, UDIENZA GENERALE: «APPROFONDIRE IL MESSAGGIO DELLA PASQUA»

Le “diverse sue apparizioni” di Gesù dopo la sua Resurrezione “costituiscono anche per noi un invito ad approfondire il fondamentale messaggio della Pasqua”. Lo ha detto il Papa, che nella catechesi odierna – in una piazza S. Pietro assolata e gremita di circa 35mila fedeli, che hanno salutato l’arrivo del Santo Padre in elicottero, direttamente da Castelgandolfo dove sta trascorrendo alcuni giorni di riposo – ha esortato “a ripercorrere l’itinerario spirituale di quanti hanno incontrato Cristo e lo hanno riconosciuto in quei primi giorni dopo gli eventi pasquali”. “Ci ritroviamo quest’oggi, dopo le solenni celebrazioni della Pasqua, per il consueto incontro del mercoledì – ha esordito Benedetto XVI – ed è mio desiderio anzitutto rinnovare a ciascuno di voi i più fervidi voti augurali”. Poi il Papa si è soffermato sull’”annuncio” risuonato nella Veglia pasquale, “Il Signore è davvero risorto, alleluia!”. “Ora – ha commentato citando un testo di Melitone di Sardi – è Lui stesso a parlarci: ‘Non morirò – proclama – resterò in vita. Ai peccatori dice: ‘Ricevete la remissione dei peccati. Sono io, infatti, la vostra remissione’. A tutti ripete: “Sono io la Pasqua della salvezza, l’Agnello immolato per voi, io il vostro riscatto, io la vostra vita, io la vostra risurrezione, io la vostra luce, io la vostra salvezza, io il vostro re. Io vi mostrerò il Padre”.

L’Unica competizione legittima tra credenti” è “la gara della ricerca di Cristo”. Lo ha detto il Papa, che nella catechesi odierna ha citato la “gara” tra Giovanni e Pietro verso il sepolcro, “udita la notizia data da Maria Maddalena”. “I Padri della Chiesa – ha spiegato il Papa – hanno visto in questo loro rapido affrettarsi verso la tomba vuota un’esortazione a quell’unica competizione legittima tra credenti: la gara nella ricerca di Cristo”. “E che dire di Maria Maddalena?”, ha aggiunto il Papa: “Piangente resta accanto alla tomba vuota con l’unico desiderio di sapere dove abbiano portato il suo Maestro. Lo ritrova e lo riconosce quando viene da Lui chiamata per nome”. “Anche noi, se cerchiamo il Signore con animo semplice e sincero – ha assicurato Benedetto XVI – lo incontreremo, anzi sarà Lui stesso a venirci incontro; si farà riconoscere, ci chiamerà per nome, ci farà cioè entrare nell’intimità del suo amore”.

“Essere testimoni della morte e risurrezione di Cristo”. Si è conclusa con questo invito la catechesi dell’udienza generale di oggi, in cui Benedetto XVI ha rinnovato per due volte – all’inizio e alla fine della catechesi – “Buona Pasqua a tutti”. “Grazie per la vostra presenza così numerosa”, ha detto infatti il Papa a braccio rispondendo all’applauso di saluto dei circa 35mila fedeli presenti. Soffermandosi sulle apparizioni di Gesù dopo la Resurrezione – a Maria Maddalena, a Tommaso, agli apostoli e ai discepoli di Emmaus – l Santo Padre ha ricordato che lo “sguardo” del cristiano è “proiettato verso il futuro”. “Compito del discepolo”, secondo il Papa, “è di testimoniare la morte e la risurrezione del suo Maestro. Per questo Gesù invita l’incredulo suo amico a ‘toccarlo’”. Anche noi, come Tommaso, “non possiamo conservare per noi la grande notizia. Dobbiamo recarla al mondo intero: ‘Abbiamo visto il Signore!”. Proprio come i discepoli di Emmaus, che “riconobbero” Gesù “quando egli scomparve”. Commentando questo episodio evangelico, sant’Agostino osserva: “Avere Cristo nel proprio cuore è molto di più che averlo nella propria dimora: infatti il nostro cuore è più intimo a noi che la nostra casa”.

Nel prologo degli Atti degli Apostoli, ha proseguito il Papa, san Luca afferma che il Signore risorto “si mostrò agli apostoli vivo, dopo la sua passione, con molte prove, apparendo loro per quaranta giorni”. “Quando l’autore sacro dice che ‘si mostrò vivo’ – ha puntualizzato il Papa – non vuole dire che Gesù fece ritorno alla vita di prima, come Lazzaro. La Pasqua significa ‘passaggio’ e non ‘ritorno’, perché Gesù non è tornato nella situazione precedente, ma ‘ha varcato una frontiera verso una condizione più gloriosa’”, come osserva San Bernardo. Riguardo alle apparizioni del Risorto a Maria Maddalena e a Tommaso, il Papa ha spiegato che “i due episodi non sono in contrasto”, ma “l’uno aiuta a comprendere l’altro”. Maria Maddalena, infatti, “vorrebbe riavere il suo Maestro come prima, ritenendo la croce un drammatico ricordo da dimenticare”. Ma dopo la Risurrezione, per incontrare Gesù “non bisogna tornare indietro, ma porsi in modo nuovo in relazione con Lui: bisogna andare avanti!”. Lo sottolinea san Bernardo, nel Discorso sulla Pasqua, quando dice che Gesù “ci invita tutti a questa vita nuova, a questo passaggio. Noi non vedremo il Cristo voltandoci indietro”. “È ciò che è avvenuto con Tommaso”, ha concluso il Santo Padre: “Gesù gli mostra le sue ferite non per dimenticare la croce, ma per renderla anche nel futuro indimenticabile”.

Sir