Vita Chiesa

BENEDETTO XVI, UDIENZA: LA «MULIERIS DIGNITATEM» E LA «PROFETESSA TEUTONICA»

“La persona depositaria di doni soprannaturali non se ne vanta mai, non li ostenta e, soprattutto, mostra totale obbedienza all’autorità ecclesiastica. Ogni dono distribuito dallo Spirito Santo, infatti, è destinato all’edificazione della Chiesa, e la Chiesa, attraverso i suoi Pastori, ne riconosce l’autenticità”. Ad avviso di Benedetto XVI, che ha così concluso oggi la catechesi dedicata a santa Ildegarda di Bingen (Germania 1098 – 1179), è questo “il sigillo di un’esperienza autentica dello Spirito Santo, sorgente di ogni carisma:”. Il Papa, richiamandosi all’anno di nascita della mistica tedesca (1098) aveva citato in apertura della catechesi la Lettera Apostolica “Mulieris dignitatem” (1998) di Giovanni Paolo II sottolineando che anche nel Medioevo “alcune figure femminili spiccano per la santità della vita e la ricchezza dell’insegnamento”. Dopo aver proposto le tappe della storia di santa Ildegarda, Benedetto XVI ha affermato che “lo stile con cui esercitava il ministero dell’autorità è esemplare per ogni comunità religiosa: esso suscitava una santa emulazione nella pratica del bene, tanto che, come risulta da testimonianze del tempo, la madre e le figlie gareggiavano nello stimarsi e nel servirsi a vicenda”.“Come sempre accade nella vita dei veri mistici – ha aggiunto il Papa – anche Ildegarda volle sottomettersi all’autorità di persone sapienti per discernere l’origine delle sue visioni, temendo che esse fossero frutto di illusioni e che non venissero da Dio. Si rivolse perciò alla persona che ai suoi tempi godeva della massima stima nella Chiesa: san Bernardo di Chiaravalle”. Fu il Papa Eugenio III, dopo aver letto un testo dettato da Ildegarda, presentatogli dall’Arcivescovo Enrico di Magonza, ad autorizzare la mistica a scrivere le sue visioni e a parlare in pubblico. “Da quel momento ha ricordato Il Papa – il prestigio spirituale di Ildegarda crebbe sempre di più, tanto che i contemporanei le attribuirono il titolo di “profetessa teutonica”. Benedetto XVI ha concluso ricordando le diverse qualità spirituali e culturali della santa vissuta in tempi difficili per la Chiesa “ferita da peccati di sacerdoti e laici” e ha annunciato che di Ildegarda parlerà ancora mercoledì prossimo. (Sir)