Vita Chiesa

BENI CULTURALI ECCLESIASTICI, MONS. CROCIATA: COLLABORAZIONE TRA CHIESA E STATO

“Il principio della collaborazione” è “il denominatore comune che va tenuto costantemente presente, per articolare in maniera fruttuosa i rapporti” tra Chiesa e Stato nel campo dei beni culturali ecclesiastici. Lo ha ribadito il segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata, che oggi, a Roma, ha aperto i lavori della XVIII Giornata nazionale dei beni culturali ecclesiastici. Rileggendo testi legislativi come l’Intesa stipulata dalla Cei e dal Ministero per i beni e le attività culturali il 18 aprile 2000, sulla conservazione e consultazione degli archivi di interesse storico e delle biblioteche appartenenti ad enti ed istituzioni ecclesiastiche, mons. Crociata ha ricordato che il principio della collaborazione “significa confronto e dialogo nella gestione di un patrimonio che non ha pari al mondo e che costituisce non solo il tesoro prezioso della fede delle generazioni che ci hanno preceduto, ma anche la testimonianza eloquente di quelle radici cristiane che segnano la storia e determinano l’identità del nostro popolo e del nostro Paese”. “Spetta alle realtà ecclesiali alimentare questo atteggiamento di dialogo, traducendolo in maniera ordinata in azioni che rendano sempre più costruttivo il confronto con le istituzioni pubbliche competenti”. In questa direzione, , ha aggiunto mons. Crociata, “sono ormai molte le esperienze che vedono le comunità ecclesiali locali seriamente impegnate a ricercare tale atteggiamento collaborativo. Non si può non evidenziare la maturazione che c’è stata negli ultimi anni di non poche diocesi, nonostante la penuria di personale e di risorse a disposizione. Ciò avviene quando non ci si arrende davanti alle difficoltà che il dialogo fra istituzioni di natura diversa può comportare, quando c’è disponibilità reciproca a riconoscere e a rispettare il ruolo dell’altro”. “Di fronte alle inevitabili difficoltà – ha concluso – vorrei ribadire l’invito a non abbassare la soglia dell’impegno. C’è una vocazione all’azione culturale che vi vede protagonisti e che ha il sostegno pieno dell’Episcopato italiano, nella cura per un patrimonio di cultura e di storia che caratterizza le Chiese che sono in Italia e le pone in fecondo dialogo con il Paese”.Sir