Vita Chiesa

BIRMINGHAM, BENEDETTO XVI AI VESCOVI: PEDOFILIA MINA CREDIBILITA’ DELLA CHIESA

“L’urgente necessità di proclamare il Vangelo di nuovo in un contesto altamente secolarizzato”. È una delle sfide che sono dinnanzi ai vescovi del Regno Unito, come ha ricordato Benedetto XVI, incontrando i vescovi d’Inghilterra, Scozia e Galles, nella Cappella del Francis Martin House dell’Oscott College. Per il Papa, tra i britannici, è “profonda la sete per la buona novella di Gesù Cristo” ed è compito dei vescovi incoraggiarli “a porre le proprie speranze non nelle vane lusinghe di questo mondo, bensì nelle solide rassicurazioni del mondo futuro”. “Mentre annunciate la venuta del Regno, con le sue promesse di speranza per i poveri ed i bisognosi, i malati e gli anziani, i non ancora nati e gli abbandonati – ha suggerito -, fate di tutto per presentare nella sua interezza il messaggio vivificante del Vangelo, compresi quegli elementi che sfidano le diffuse convinzioni della cultura odierna”.Benedetto XVI con i vescovi ha parlato anche del “vergognoso abuso di ragazzi e di giovani da parte di sacerdoti e di religiosi” che “mina seriamente la credibilità morale dei responsabili della Chiesa”. “So bene – ha detto – che avete fatto passi molto seri per portare rimedio a questa situazione, per assicurare che i ragazzi siano protetti in maniera efficace da qualsiasi danno, e per affrontare in modo appropriato e trasparente le accuse quando esse sorgono. Avete pubblicamente fatto conoscere il vostro profondo dispiacere per quanto accaduto e per i modi spesso inadeguati con i quali, in passato, si è affrontata la questione”. “La vostra crescente comprensione dell’estensione degli abusi sui ragazzi nella società, dei suoi effetti devastanti, e della necessità di fornire adeguato sostegno alle vittime – ha aggiunto – dovrebbe servire da incentivo per condividere, con la società più ampia, la lezione da voi appresa”. In realtà, “quale via migliore potrebbe esserci se non quella di fare riparazione per tali peccati avvicinandovi, in umile spirito di compassione, ai ragazzi che soffrono anche altrove per gli abusi?”. “Il nostro dovere di prenderci cura della gioventù – ha chiarito – esige proprio questo e niente di meno”.Infine, il Papa con i vescovi ha parlato di due materie specifiche che riguardano in questo tempo il ministero episcopale nel Regno Unito. Una è “l’imminente pubblicazione della nuova traduzione del Messale Romano”. “Vi incoraggio – ha affermato – a cogliere l’occasione che questa nuova traduzione offre, per una approfondita catechesi sull’Eucaristia e per una rinnovata devozione nei modi in cui essa viene celebrata”. L’altro punto il Papa lo ha sollevato in febbraio con i vescovi dell’Inghilterra e del Galles, quando chiese loro “di essere generosi nel porre in atto la Costituzione apostolica Anglicanorum coetibus”. Questo, a giudizio del Pontefice, “dovrebbe essere considerato un gesto profetico che può contribuire positivamente allo sviluppo delle relazioni fra anglicani e cattolici. Ci aiuta a volgere lo sguardo allo scopo ultimo di ogni attività ecumenica: la restaurazione della piena comunione ecclesiale nel contesto della quale il reciproco scambio di doni dai nostri rispettivi patrimoni spirituali, serve da arricchimento per noi tutti”. (Fonte: Sir)