Vita Chiesa

Benedetto XVI: la bellezza di Dio vince la sporcizia del male

Solo la bellezza di Dio può sconfiggere la sporcizia del male. Lo ha detto oggi Benedetto XVI nel corso delle sue riflessioni, condotte a braccio, di fronte ai cardinali riuniti nella Cappella Redemptoris Mater, al termine degli esercizi spirituali tenuti in Vaticano e predicati dal card. Gianfranco Ravasi. Una riflessione, quella del porporato che aveva per tema l’arte di credere, l’arte di pregare e che si è incentrata sui Salmi biblici.

Proprio a questi, riporta la Radio Vaticana, ha fatto riferimento il Papa quando ha affermato che «partendo dai Salmi e dalla nostra esperienza di ogni giorno» si può dire che «il ‘molto bello’ del sesto giorno – espresso dal Creatore – è permanentemente ‘contraddetto dal male di questo mondo, dalla sofferenza, dalla corruzione’».

«Il maligno – ha aggiunto – vuole sempre sporcare la creazione per contraddire Dio e per rendere irriconoscibile la sua verità e la sua bellezza. In un mondo così marcato anche dal male, il ‘Logos’, la bellezza eterna e l”ars’ eterna, deve apparire come ’caput cruentatum’», capo insanguinato. «ll Figlio incarnato, il ‘Logos’ incarnato – ha proseguito – è coronato con una corona di spine e tuttavia è proprio così: in questa figura sofferente del Figlio di Dio cominciamo a vedere la bellezza più profonda del nostro Creatore e Redentore possiamo, nel silenzio della ‘notte oscurà, ascoltare la Parola». E credere – ha detto il Papa – «non è altro che, nell’oscurità del mondo, toccare la mano di Dio e così, nel silenzio ascoltare la Parola, vedere l’amore».

Il Papa, come riporta Radio Vaticana, ha anche espresso la sua gratitudine a quanti hanno partecipato con lui agli esercizi spirituali e al predicatore: «Grazie a voi per questa comunità orante in ascolto, che mi ha accompagnato in questa settimana. Grazie, soprattutto, a lei eminenza per queste ‘camminate’ così belle nell’universo della fede, nell’universo dei Salmi. Siamo rimasti affascinati dalla ricchezza, dalla profondità, dalla bellezza di questo universo della fede e rimaniamo grati perché la Parola di Dio ci ha parlato in nuovo modo, con nuova forza».

Ha infine ringraziato tutti i presenti «per questi otto anni – ha detto – in cui avete portato con me, con grande competenza, affetto, amore, fede, il peso del ministero petrino. Rimane in me questa gratitudine – ha detto – e anche se adesso finisce l’esteriore visibile comunione» rimane «la vicinanza spirituale, rimane una profonda comunione nella preghiera. In questa certezza – ha concluso – andiamo avanti, sicuri della vittoria di Dio, sicuri della verità della bellezza e dell’amore».

http://youtu.be/QNcw8tIlRas

Alle 11.30, l’udienza privata con il presidente Napolitano e sua moglie. Un incontro di commiato, commosso, «particolarmente intenso e cordiale, data la grande stima reciproca e la ormai lunga familiarità dei due illustri interlocutori», come lo ha descritto in un comunicato ufficiale la Sala Stampa vaticana. «Il Presidente Napolitano – si legge nella nota – ha manifestato al Papa non solo la gratitudine del popolo italiano per la sua vicinanza in tanti momenti cruciali e per il suo altissimo magistero religioso e morale, ma anche l’affetto con cui esso continuerà ad accompagnarlo nei prossimi anni». Da parte sua, il Papa – conclude il comunicato – «ha ancora una volta espresso al Presidente e alla Signora la gratitudine per la loro amicizia e i migliori auspici per il bene dell’Italia, in particolare in questi giorni e in questo tempo di scelte impegnative».

Al termine dell’udienza privata, il Papa ha donato al presidente Napolitano una stampa della Basilica Vaticana in fase di costruzione mentre Benedetto XVI ha ricevuto in dono una copia della prima edizione definitiva dei ‘Promessi Sposi’ del 1840. Il presidente Napolitano ha poi riferito sul suo prossimo viaggio in Germania.

http://youtu.be/kgIDWteWPy8