Vita Chiesa

C6: Gisotti, «in questi giorni avvio della consultazione sulla bozza di riforma della Curia»

«In questi giorni verrà inviato, per la consultazione, il testo provvisorio della nuova costituzione sulla Curia Romana». Lo ha detto il direttore «ad interim» della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti, durante il briefing di oggi sulla 29ª riunione del Consiglio di Cardinali, la seconda di quest’anno, al centro della quale «è stato messo a punto il procedimento per la consultazione sulla bozza della nuova costituzione apostolica, Praedicate evangelium». Nell’ultimo briefing, infatti, del febbraio scorso, il Santo Padre aveva chiesto espressamente di «allargare la consultazione» sul testo provvisorio, coinvolgendo le Conferenze episcopali nazionali, i Sinodi delle Chiese orientali cattoliche, i dicasteri della Curia Romana, le Conferenze dei Superiori e delle Superiori Maggiori e alcune Università Pontificie.

Al cento dell’attenzione del C6 – a cui oltre al Papa, assente solo stamattina per l’udienza generale, hanno partecipato tutti i cardinali che attualmente ne fanno parte: Parolin, Rodríguez Maradiaga, Marx, O’ Malley, Bertello e Gracias, più il segretario mons. Marcello Semeraro e il segretario aggiunto mons. Marco Mellino – c’è stato il tema di «come passare alla fase attuativa di questa consultazione, approvata dal Consiglio di Cardinali ma non dal Papa, altrimenti l’iter sarebbe concluso», ha precisato Gisotti. Il Papa ha però autorizzato l’invio per l’apertura della fase della conslutazione, e quindi «in questi giorni verrà inviato il testo provvisorio della Praedicate Evangelium», ha annunciato il direttore della sala stampa vaticana: «In una fase immediata sarà inviato il testo in italiano, mentre presto saranno rese disponibili le traduzioni nelle lingue più parlate nel mondo: spagnolo, francese, inglese e portoghese». L’auspicio del Consiglio di cardinali, ha confermato Gisotti, è quello di «arrivare a fine anno con il testo definitivo da consegnare al Santo Padre».

Durante il C6, ha riferito il portavoce vaticano, «il Papa ha insistito molto sul tema dell’avviare processi: si parla a volte di rallentamenti nel processo di riforme, ma lo stesso avviare i processi, per il Santo Padre, è un fatto concreto, nell’ambito di un processo che arriva alla Costituzione sulla Curia Romana, avendo però già istituito la terza sezione della Segreteria di Stato e istituito o accorpato alcuni dicasteri, in una dinamica che sin dall’inizio è stato di tipo sinodale». «È il Consiglio di cardinali che invia, ed è il Consiglio di Cardinali che riceve le risposte», ha puntualizzato Gisotti rispondendo alle domande dei giornalisti sulla fase di consultazione: «L’auspicio è che già nella prossima riunione, in programma il 25, 26 e 27 giugno si possano esaminare le risposte già pervenute, per poi integrare il testo nelle sessioni successive», a partire da quella di settembre.

«La necessità di una maggiore presenza delle donne in ruoli dirigenziali negli organismi della Santa Sede». È uno dei temi affrontati durante il C6 che si conclude oggi, durante il quale – oltre alle modalità concrete di avvio della fase di consultazione sulla bozza della nuova costituzione apostolica sulla Curia Romana – il Papa e i cardinali consiglieri hanno parlato dell’«orientamento missionario che sempre più deve assumere la Curia alla luce della nuova Costituzione apostolica» e dell’impegno a «rafforzare il processo di sinodalità nella Chiesa a tutti i livelli». È stato, inoltre, ribadito che «il Consiglio di cardinali è un organismo che ha il compito di aiutare il Santo Padre nel governo della Chiesa universale e che quindi la sua funzione non si esaurisce con la pubblicazione della Costituzione apostolica».

Ieri, infine, il card. Seán Patrick O’Malley ha illustrato al Papa e al Consiglio i lavori della Plenaria della Pontificia Commissione per la tutela dei minori, svoltasi la settimana scorsa. O’Malley – ha riferito il portavoce vaticano – ha ringraziato il Papa per l’incontro in vaticano su «La protezione dei minori nella Chiesa», lo scorso febbraio, e la recente pubblicazione delle norme per lo Stato della «che rafforzano l’impegno della Chiesa contro ogni forma di abuso su minori e adulti vulnerabili».

Interpellato dai giornalisti sull’eventuale presenza delle donne nel C9 (attualmente C6), Gisotti ha ricordato che «è un Consiglio di cardinali» ed ha aggiunto: «In tante occasioni sono stati chiamati a parlare figure di esperti sulle tematiche affrontate di volta in volta. Se si dovesse fare una riunione con specifico riferimento al ruolo delle donne, si può immaginare che ci sia una presenza femminile in un ruolo consultivo». «Tra i temi in agenda delle prossime riunioni del Consiglio di cardinali, già a partire dalla riunione di giugno – ha annunciato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede – ci sarà quello della presenza delle donne in ruoli di leadership negli organismi della Santa Sede, con un’agenda che verrà concordata con il Santo Padre».