Vita Chiesa

CAMBIA IL RITO DEL MATRIMONIO, DOMANI A GROSSETO VERRANNO PRESENTATI GLI ADATTAMENTI

“Celebrare il mistero grande dell’amore”, è il titolo del convegno che si terrà a Grosseto e al quale parteciperanno quasi seicento delegati provenienti dalle 227 diocesi italiane, da associazioni e movimenti. L’incontro si propone di presentare gli adattamenti della Chiesa italiana al Rito del matrimonio. E’ promosso dagli uffici Cei per la liturgia, la pastorale della famiglia e la catechesi e dal Servizio nazionale per la pastorale giovanile. Si aprirà domani con il saluto di mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Cei e con le relazioni di Francesco Belletti, direttore del Centro internazionale studi famiglia (Cisf) e di don Franco Giulio Brambilla, docente alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale. Il giorno successivo, venerdì, si entrerà nel vivo degli adattamenti. Sabato, le conclusioni sono affidate ai direttori dei quattro Uffici Cei.

La Chiesa italiana – spiega al Sir (che al nuovo rito ha dedicato un servizio la scorsa settimana) don Sergio Nicolli, direttore dell’Ufficio Cei per la pastorale della famiglia – ha deciso di adattare il rito del matrimonio per “adeguare la celebrazione del matrimonio ad una teologia e una spiritualità coniugale che in questi anni è andata sviluppandosi”. Con i nuovi adattamenti – aggiunge don Nicolli – “il matrimonio cristiano si configura sempre più chiaramente come risposta a una chiamata di Dio e una chiamata di servizio nella comunità come sposi. Una vocazione che risale al battesimo e che si sviluppa nella vita cristiana”.

Frutto di un lungo lavoro, la nuova edizione del rito del matrimonio nasce anche con l’intento di “curare sempre meglio la preparazione del matrimonio e di valorizzare il dopo, collocando la celebrazione all’interno di un cammino di fede, in cui il matrimonio rimane una sorgente da cui attingere per la vita matrimoniale. Bisogna però dire – osserva il sacerdote – che in questi anni è cresciuta molto la consapevolezza dell’importanza della preparazione delle coppie al matrimonio. Si vuole portare questa consapevolezza a un estensione più ampia, a una maggiore profondità che sia di sostegno anche per dopo”. Sir