Vita Chiesa

CARD. RUINI: FAMIGLIA, SEGNALI DAL LIBRO BIANCO

Dal libro bianco sul welfare, anche se per ora è solo “una dichiarazione di intenti”, emergono “due nuove priorità” significative – la lotta alla denatalità e il riconoscimento del primato della famiglia fondata sul matrimonio – che, però, vanno integrate con una “politica coerente e organica” a favore della famiglia finora assente nel nostro Paese. Lo ha detto il card. Camillo Ruini, presidente della Cei, che aprendo oggi la 51a Assemblea dei vescovi italiani (in svolgimento in Vaticano fino al 23 maggio) ha registrato “con gioia”, a nome della Chiesa italiana, “i segnali di una nuova attenzione alla famiglia, e finalmente una maggiore consapevolezza della gravità della minaccia rappresentata dalla denatalità, che si fanno strada negli ambiti della politica, dell’economica, della cultura e delle istituzioni”. In particolare, Ruini ha lodato l’invito, rivolto ai giovani dal presidente Ciampi, a “non aver timore di formare una famiglia” e ha definito “positivi” gli “interventi a favore della famiglia e della natalità approvati nella legge finanziaria”. Oltre a concretizzare gli impegni assunti con il libro bianco sul welfare, per i vescovi italiani “è indispensabile però procedere effettivamente a quella politica coerente e organica che nel nostro paese finora è mancata e che invece è in atto da molti anni ad esempio in Francia, dove ha prodotto risultati confortanti e viene ora ulteriormente potenziata, in particolare per quanto riguarda la non penalizzazione economica delle famiglie numerose e la conciliazione del lavoro con la maternità e l’educazione dei figli”. Un problema “assai rilevante nella vita quotidiana delle persone e delle famiglie”; ha aggiunto Ruini, è quello della “cura della salute”. Oggi, ha ammesso Ruini, “l’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle possibilità di intervento terapeutico” fanno “lievitare la spese sanitaria”: “giustificato”, quindi, “l’impegno per contenerla, attraverso la razionalizzazione dei servizi”, ma senza “mettere la qualità e la tempestività delle cure, in base al principio etico del primato della persona”. Un principio, questo, di cui per Ruini dovrà tener conto anche la “riforma dello Stato in senso federalista”, che sul piano sanitario comporta la “necessaria solidarietà fra tutte le regioni e un’equa distribuzione territoriale delle strutture capaci di prestazioni di eccellenza”. Sir

Il testo integrale della Prolusione Ruini