Vita Chiesa

CARD. SCOLA ARCIVESCOVO DI MILANO: IL PRIMO SALUTO ALLA DIOCESI AMBROSIANA

“Lasciare Venezia dopo quasi dieci anni domanda sacrificio. D’altro canto la Chiesa di Milano è la mia Chiesa madre. In essa sono nato e sono stato simultaneamente svezzato alla vita e alla fede”. È quanto scrive il neoeletto arcivescovo di Milano, card. Angelo Scola, nel suo primo messaggio di saluto alla diocesi ambrosiana. “In questo momento – prosegue il porporato – chiedo a voi tutti, ai vescovi ausiliari, ai presbiteri, ai diaconi, ai consacrati e alle consacrate, ai fedeli laici l’accoglienza della fede e la carità della preghiera. Lo chiedo in particolare alle famiglie, anche in vista del VII Incontro mondiale”. “Vi assicuro che il mio cuore ha già fatto spazio a tutti e a ciascuno – scrive ancora l’arcivescovo eletto -.Sono preso a servizio di una Chiesa che lo Spirito ha arricchito di preziosi e variegati tesori di vita cristiana dall’origine fino ai nostri giorni. Lo abbiamo visto, pieni di gratitudine, anche nelle beatificazioni di domenica scorsa. Mi impegno a svolgere questo servizio favorendo la pluriformità nell’unità. Sono consapevole dell’importanza della Chiesa ambrosiana per gli sviluppi dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso”. Rivolgendosi alle autorità civili milanesi, il card. Scola dichiara: “Vengo a voi con animo aperto e sentimenti di simpatia e oso sperare da parte vostra atteggiamenti analoghi verso di me. Chiedo al Signore di potermi inserire, con umile e realistica fiducia, nella lunga catena degli arcivescovi che si sono spesi per la nostra Chiesa. Come non citarne qui almeno taluni che ci hanno preceduto all’altra riva? Ambrogio, Carlo, Federigo, il card. Ferrari, Pio XI, il card. Tosi, il card. Schüster, Paolo VI e il card. Colombo. Ho bisogno di Voi, di tutti Voi, del Vostro aiuto, ma soprattutto, in questo momento, del Vostro affetto”. Il card. Scola prosegue chiedendo in particolare la preghiera dei bambini, degli anziani, degli ammalati, dei più poveri ed emarginati: “Lo scambio d’amore con loro, ne sono certo, è ancor oggi prezioso alimento per l’operosità dei mondi che hanno fatto e fanno grande Milano: dalla scuola all’università, dal lavoro all’economia, alla politica, al mondo della comunicazione e dell’editoria, alla cultura, all’arte, alla magnanima condivisione sociale…”. Un augurio “particolare” alle migliaia di persone impegnate negli oratori, nei campi scuola, nelle vacanze guidate e “in special modo ai giovani” che si preparano alla Gmg di Madrid. Infine la manifestazione dell’“intenso affetto collegiale” ai cardinali Carlo Maria Martini e Dionigi Tettamanzi.Sir