Vita Chiesa

CEI: XII CONVEGNO PASTORALE GIOVANILE, «CRESCERE INSIEME PER LA VITA BUONA»

“Crescere insieme per la vita buona – I giovani e la dimensione comunitaria della vita e della fede”: è questo il tema del XII convegno nazionale di pastorale giovanile che si svolgerà a Roma dal 10 al 13 novembre, su iniziativa del Servizio nazionale per la pastorale giovanile (Snpg), cui parteciperanno oltre 600 delegati di tutte le diocesi italiane. Ricco il programma dell’incontro che vedrà diversi relatori affrontare temi quali “Individualismo, relazione e vita comunitaria nella società e nella cultura contemporanea”, “Quali scelte per una comunità cristiana che ama i giovani e desidera aiutarli a incontrare Gesù” e “L’accompagnamento spirituale”. Non mancheranno lavori di gruppo, tempi di condivisione e di testimonianza. Al convegno saranno, infatti, presenti 12 rappresentanti della pastorale giovanile di altrettanti Paesi europei, tre di loro, uno dell’area latina, uno dell’Est ed uno del Nord Europa, racconteranno la loro esperienza di fede. Particolarmente significativa la presenza al convegno di padre Duarte da Cunha, segretario generale del Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee), che terrà una comunicazione su “I giovani e la pastorale giovanile in Europa”. “A partire dagli orientamenti pastorali della Conferenza episcopale italiana ‘Educare alla vita buona del Vangelo’- spiega al SIR don Nicolò Anselmi, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile – il Convegno intende riflettere ed individuare, per la pastorale dei ragazzi, degli adolescenti e dei giovani, quelle priorità che durante questo decennio possono rilanciare l’impegno delle nostre comunità ecclesiali a servizio dell’educazione. In particolare è necessario con coraggio riscoprire la bellezza e la necessità di crescere insieme, di costruire relazioni, di vincere la tentazione dell’individualismo e di evitare il mostro della solitudine che tutto avvelena e rende impossibile l’incontro con Dio”. Secondo don Anselmi per non cedere alla tentazione di andare “per conto suo” è necessario “riaffermare la centralità della preghiera, la frequenza ai Sacramenti, la partecipazione all’Eucarestia, che favoriscono la crescita dell’amicizia con Gesù e l’inserimento nelle chiese locali”. (Sir)