Vita Chiesa

CENTENARIO LA PIRA, APERTO IL CONVEGNO A MESSINA

“La scelta della pace è fondamentale per la convivenza delle civiltà, in un’epoca caratterizzata da una forte assenza di etica nella politica del giorno per giorno. Di profeti, come Giorgio La Pira, c’è ancora una grande bisogno”. Gaetano Silvestri, rettore dell’università di Messina, ha così aperto la prima giornata dei lavori del convegno “Dalla Sicilia e dal Mediterraneo, Giorgio La Pira profeta di pace nel mondo” in corso a Pozzallo (Ms), luogo di nascita del politico. “Un uomo, La Pira, che si è formato culturalmente e spiritualmente a Messina – ha detto l’arcivescovo Giovanni Marra – che ha in questa terra scoperto la forza della preghiera posta al centro di ogni sua azione politica, professionale e personale”.

“Alla preghiera – ha continuato l’arcivescovo di Messina – si associò una forte sensibilità sociale da cui scaturirà il trattato ‘Le attese della povera gente’; tra quella ‘povera gente’ ci sono anche i baraccati della città. Spiritualità e concretezza in La Pira vanno di pari passo, un solo esempio: il gruppo di San Procolo, la cui “Costituzione” era rappresentata dal Vangelo. Questo è l’uomo, il cristiano, il laico, esempio vivo per noi cristiani, un uomo che ci chiama all’impegno a costruire situazioni di giustizia nel mondo”.

Dell’uomo di Sicilia, “formato in mezzo al Mediterraneo di fronte all’Africa e ‘sposo fedele’ di Firenze” ha parlato infine Mario Primicerio, presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario.Sir