Vita Chiesa

CHIESE CRISTIANE: A ROMA IN ASSEMBLEA-SINODO VALDESI, METODISTI E BATTISTI

Il prossimo 2 novembre si apre a Roma (fino al 4 novembre) la sessione congiunta del Sinodo delle chiese valdesi e metodiste e dell’Assemblea generale dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (Ucebi) con il motto “Insieme perché – insieme per chi”. E’ la quarta volta dal 1990 che le massime assemblee deliberative delle chiese battiste, metodiste e valdesi (BMV) si riuniscono in sessione congiunta per discutere problemi e prospettive comuni della testimonianza evangelica nel paese. Mentre “valdesi e metodisti – spiega in un’intervista a Nev, Maria Bonafede, moderatora della Tavola valdese – hanno saputo trarre dalla loro integrazione forza e ricchezza”, “con la denominazione battista il cammino è diverso: rimaniamo chiese diverse, ma l’intento di una predicazione e testimonianza comune è prioritario”. Una riunificazione con i battisti – spiegano alla Fcei – non sembra all’ordine del giorno anche perché se c’è stata in questi 17 anni una crescita nella collaborazione locale tra i pastori e il riconoscimento del ministero, rimangono ancora divergenze sul battesimo. In questi 17 anni, afferma la Bonafede, “abbiamo fatto molti passi in avanti” ma “non siamo riusciti a trovare un accordo sul battesimo e non riusciamo a parlarne serenamente, anche se in questi anni la riflessione è andata avanti”. “Avere consapevolezza della propria diversità è molto importante e aiuta a vedere anche il molto che ci unisce”. Anna Maffei, presidente dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia sottolinea il “valore simbolico della Assemblea-Sinodo: “le nostre famiglie denominazionali hanno periodicamente bisogno di momenti forti vissuti insieme per riaffermare l’unità della fede e le ragioni della nostra vocazione di chiese evangeliche in Italia”. Il processo di avvicinamento dei battisti verso le chiese valdesi e metodiste è a livello europeo un lavoro pioneristico. “L’Europa ecumenica ma anche la Federazione battista europea – dice a Nev Anna Maffei – guarda all’Italia con grande interesse. Non solo perché per primi abbiamo avviato una collaborazione concreta fra le nostre diverse famiglie denominazionali, ma anche per la capacità che abbiamo dimostrato di affrontare insieme temi controversi e complessi”.Sir