Vita Chiesa

CONVEGNO CARITAS, PEZZOTTA: LA MITEZZA CARATTERIZZI IMPEGNO DEL CRISTIANO NEL SOCIALE E NELLA POLITICA

Non schierarsi direttamente ma assumere la “mitezza” come “elemento caratterizzante del cristiano impegnato nel sociale e nella politica, per aprire spazi di convivenza, dialogo, confronto sereno e rispettoso di sé e degli altri, e per indicare un proprio stile d’azione”: è il suggerimento indicato da Savino Pezzotta, presidente della Fondazione per il Sud, intervenuto questa mattina alla seconda giornata dei lavori del 31° Convegno nazionale delle Caritas diocesane, in corso fino al 28 giugno a Montecatini. “Essere miti non significa rinunciare alla lotta e all’impegno, non è un atteggiamento passivo – ha precisato – ma significa porsi di fronte alle questioni con la forza della ragione, cercando di introdurre comportamenti quotidiani diversi”. Secondo Pezzotta, infatti, di fronte alle nuove sfide proposte dai mutamenti sociali incorso, il cristiano ha il compito di “essere generatore di speranza”, di “dare un po’ di sogno, di capacità di rischiare per andare incontro alle esigenze e ai bisogni della gente”. Per “uscire dalla dimensione del consumo e dell’apparire”, Pezzotta ha invitato a riscoprire le “virtù della prudenza, giustizia, fortezza e temperanza”.

I temi prioritari da affrontare, a suo avviso, sono oggi “un buon lavoro per tutti” da pensare “non solo nella prospettiva del posto fisso ma per tutelare anche chi vive situazioni di precarietà”; la famiglia, “inventando forme di auto-organizzazione familiare nelle quali le famiglie si accompagnano nel lavoro di cura”; il contrasto alle povertà e alle disuguaglianze “introducendo la valutazione del merito” per superare l’immobilità di una società “bloccata dalle corporazioni”; l’immigrazione, gli anziani, il superamento del divario Nord/Sud, la pace e la salvaguardia del creato. “Serve un impegno di proposte e d’azione per costruire un nuovo stato sociale basato sulla promozione della partecipazione dei cittadini – ha affermato -, su forme d’auto-organizzazione responsabile e solidale”. Alla Conferenza della famiglia di Firenze, ha aggiunto, “era stato promesso che i due terzi del tesoretto sarebbero andati alle politiche familiari. Continuo a sperare che questo avvenga, anche se ho seri dubbi che si stia camminando in quella direzione”. Pezzotta ha poi ribadito la necessità dell’“autonomia” delle organizzazioni sociali dalla politica, soprattutto per quelle cristiane, il cui dato caratterizzante può essere appunto quello della “mitezza”.

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