Vita Chiesa

CORTILE DEI GENTILI: ASSISI, IL 5 OTTOBRE NAPOLITANO E IL CARD. RAVASI SU «DIO, QUESTO SCONOSCIUTO»

«L’incontro di Assisi su ‘Dio, questo Sconosciuto’, rappresenta forse l’esperienza in assoluto più originale e più alta del Cortile dei Gentili; un’esperienza molto alta proprio per la presenza nell’evento di apertura, la sera di venerdì 5 ottobre, del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano». Così il card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della cultura, ha presentato questa mattina la due-giorni di Assisi (5-6 ottobre) quando si ritroveranno su invito del Dicastero pontificio personalità della cultura, economia, politica, arte e spettacolo quali Corrado Passera, Franco Bernabè, Susanna Camusso, Giulio Giorello, Gustavo Zagrebelsky, Umberto Galimberti, Umberto Veronesi, Vincenzo Cerami, Ermanno Olmi e numerosi altri. L’evento di Assisi, ha proseguito il card. Ravasi che ha portato il «Cortile dei Gentili» in diversi Paesi d’Europa, «inaugura l’Anno della fede e si colloca alla vigilia dell’apertura del Sinodo sulla nuova evangelizzazione, a significare quanto oggi sia importante il dialogo tra gli uomini e tra le diverse concezioni del mondo». A questo riguardo il cardinale ha parlato della recente esperienza del «Cortile» tenuta a Stoccolma, «in uno dei Paesi tra i più secolarizzati al mondo dove sorprendentemente si è svolto un dibattito durato senza interruzioni per 3 ore e 40 minuti, a riprova di quanto il tema della trascendenza sia sentito».

«Questi ‘Cortili dei Gentili’ sono finestre sull’esperienza di San Francesco d’Assisi, permettendoci di conoscere meglio la sua figura». Con queste parole p. Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro convento di Assisi, ha ricordato il forte legame tra il Santo patrono d’Italia e l’iniziativa del Pontificio Consiglio per la cultura. «Far emergere la sorpresa che nasce dal cuore dell’uomo – ha continuato p. Fortunato – è l’obiettivo che speriamo di raggiungere con questo evento. Non a caso infatti il ‘Cortile dei Gentili’ di Assisi prenderà il via il giorno dopo la ricorrenza di S. Francesco il 4 ottobre e si chiuderà alla vigilia dell’apertura del Sinodo sulla nuova evangelizzazione, nell’imminenza dell’Anno della fede». Rispondendo ad alcune domande dei giornalisti, il card. Ravasi ha sottolineato come l’esperienza del «Cortile dei Gentili» nelle sue varie tappe «ha indubbiamente un bilancio positivo»: «Anche se in qualche realtà abbiamo dovuto superare la diffidenza e il fatto che fosse ‘politicamente scorretto’ parlare di Dio in pubblico, come nel caso della Svezia, però l’interesse suscitato è sempre stato rilevante. Di luogo in luogo i temi sono cambiati, e spesso gli incontri hanno assunto una connotazione esistenziale sorprendente, come a Tirana dove i giovani dell’università non smettevano di porre domande a cui non erano abituati».

«La parola ‘ateo’ mi pare brutta. Penso che ogni uomo, ogni artista, abbia una parte segreta del suo cuore che anela a uno svelamento. Questa tensione appartiene a tutti e dà senso alla vita», ha aggiunto lo scrittore drammaturgo Vincenzo Cerami riflettendo sul senso della ricerca di Dio oggi da parte di credenti e non credenti. Lo stesso presidente del Pontificio Consiglio per la cultura, card. Gianfranco Ravasi, ha sottolineato come «tra gli scienziati e studiosi incontrati di recente in Svezia a Stoccolma ci fosse la convinzione che non si debba più parlare di ‘atei’ ma di ‘umanisti secolari’, lasciando così aperta la possibilità di una ricerca del trascendente che ha mostrato una densità e una originalità inattesa». Il cardinale ha anche annunciato successive iniziative del «Cortile dei Gentili» tra cui a Roma, il 12 ottobre, una serata alla chiesa del Gesù sul Canto 24° del Paradiso e, da novembre, tutte le domeniche una serie di incontri sui primi undici capitoli della Genesi con conversazioni tra studiosi e scienziati credenti e non. (Sir)