Vita Chiesa

CRISTIANI PERSEGUITATI: METROPOLITA HILARION, APPELLO ALLE NAZIONI UNITE

Ogni cinque minuti nel mondo muore per la fede un cristiano, e ogni anno 105.000 cristiani muoiono di morte violenta come risultato di conflitti religiosi. Si è aperta ieri a Mosca con questi numeri la Conferenza internazionale su “La libertà di religione: La questione della discriminazione e della persecuzione dei cristiani” promossa dal Patriarcato di Mosca che si concluderà oggi con la pubblicazione di un documento finale in cui si vuole porre all’attenzione dell’opinione pubblica internazionale il fatto che “i cristiani sono la comunità più perseguitata religiosa del pianeta”. Ad aprire i lavori in questi termini è stato il presidente del Dipartimento per le Relazioni Ecclesiastiche Esterne del Patriarcato di Mosca, il metropolita Hilarion. Hanno preso la parola e partecipato ai lavori anche rappresentanti della chiesa cattolica, tra cui mons. Paolo Pezzi, arcivescovo della diocesi di Mosca, e l’arcivescovo Edwin Joseph Ender, rappresentante speciale della Santa Sede alla conferenza. Erano presenti in aula anche rappresentanti delle Chiese ortodosse di Alessandria, Antiochia, Gerusalemme, armena e assira.Il metropolita Hilarion ha elencato tutti “i paesi dove i cristiani sono i più perseguitati oggi” ed ha suggerito la creazione di “un centro permanente per la raccolta e lo studio informazioni sulla persecuzione per motivi religiosi”. Ed ha aggiunto: “Ogni caso di persecuzione dei cristiani dovrebbe essere oggetto di procedimenti giudiziari”. Il metropolita ortodosso ha poi chiesto alle Nazioni Unite di “chiedere agli Stati membri il rispetto delle norme generalmente accettate della libertà religiosa” ed ha affermato anche che secondo lui anche il Concilio Pan-ortodosso di tutte le Chiese ortodosse nel mondo dovrebbe mettere tra i temi in discussione la questione delle persecuzioni dei cristiani in varie parti del pianeta. La Presidente del Consiglio dei Diritti Umani dell’ONU Laura Lasserre in un video messaggio ai partecipanti alla conferenza ha sottolineato che la libertà di coscienza e di religione è un diritto umano fondamentale e che occorre cercare “i modi per promuovere la comprensione reciproca e la tolleranza, per prevenire la violenza e la discriminazione contro i cristiani”.