Vita Chiesa

CUBA: CARD. BERTONE SALUTA FIDEL E SPERA NELLA VISITA DEL PAPA; EMBARGO «INACCETTABILE»

(Patrizia Caiffa, inviata Sir a Cuba) – Il card. Tarcisio Bertone, segretario di Stato della Santa Sede, ha inviato oggi, durante la conferenza stampa all’Avana, un saluto al presidente Fidel Castro, “che conosco personalmente – ha detto – e che ha parlato tanto bene di Madre Teresa, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, dicendo del Papa attuale che sembra avere il viso di un angelo, un viso luminoso. E tutti speriamo, se è nella mente di Dio come si dice nella teologia, che questa visita del Papa a Cuba possa avvenire”. Il card. Bertone ha poi espresso l’auspicio che l’incontro di domani con Raul Castro si svolga “con chiarezza e sincerità”, come in questi giorni con le autorità cubane che lo hanno accompagnato per tutta l’isola. “Mai ho potuto parlare di tanti argomenti come in questa terza visita”, ha precisato. Il card. Bertone ha confermato i punti messi in rilievo all’inizio dell’incontro dal ministro delle relazioni esterne Feliper Perez Roque, che ha definito la relazione tra Cuba e Santa Sede “fluida, cordiale e rispettosa”, con molte “convergenze”, anche sui temi dell’agenda internazionale. Il ministro ha precisato “la volontà del governo di continuare a lavorare ed ampliare anche la comunicazione fluida e cordiale tra Stato e Chiesa cubana, per creare le condizioni necessarie a portare avanti il compito della Chiesa”. Il card. Bertone ha aggiunto l’attenzione della Santa Sede al tema della vita, tema che “interessa Cuba, la Santa Sede e tutte le nazioni del mondo” e che verrà sottolineato anche durante la prossima visita del Papa negli Stati Uniti, nel mese di aprile. La conferenza stampa si è conclusa con un invito del card. Bertone ad “ascoltare le aspirazioni del popolo e soprattutto dei giovani” e a “tradurre tutto ciò in iniziative concrete”.

“La Santa Sede ripete le parole di Giovanni Paolo II: l’embargo è eticamente inaccettabile. E’ una oppressione per il popolo cubano e non è il mezzo per aiutare il popolo cubano a conquistare la sua dignità e la sua indipendenza. E’ una violazione dell’indipendenza del popolo”. Così il card. Tarcisio Bertone ha risposto ad una domanda dei giornalisti sull’embargo imposto dagli Stati Uniti a Cuba. “Il Vaticano conferma questa posizione – ha affermato – e sta facendo un tentativo per spingere gli Stati Uniti ad eliminare l’embargo. Io stesso ho chiesto al governo degli Stati Uniti di facilitare i ricongiungimenti dei familiari a Cuba: è uno strumento umanitario che si può pensare e che si può fare. Noi faremo tutti gli sforzi possibili in questa direzione”.

“La Santa Sede non chiede ora esattamente l’amnistia per i detenuti a Cuba. Ma certo, i gesti buoni come dopo la visita di Giovanni Paolo II, sono gesti positivi che aiutano la riconciliazione e danno segni di speranza”: così il card. Tarcisio Bertone ha risposto a chi chiedeva se anche in questa occasione, come accaduto dieci anni fa con Giovanni Paolo II, è stata richiesta, e poi concessa, una amnistia per i carcerati. “La Santa Sede non chiede l’amnistia – ha precisato – ma chiede la possibilità, per i prigionieri di tutti tipi, di assistere spiritualmente, anche con la presenza dei cappellani, sia dei detenuti, sia delle famiglie. Non è un problema politico ma umanitario, per migliorare l’assistenza a chiunque”.&p|

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