Vita Chiesa

Card. Betori: «Guardiamo con coraggio al futuro, perché è rischiarato dalla luce di Cristo»

«Al nostro smarrimento – ha proseguito l’arcivescovo – è Dio stesso che offre un nuovo orizzonte di speranza, mostrandosi così colmo d’amore per l’umanità d’aver osato di condividerne la sorte nella persona del Figlio. La fiducia che Dio mostra verso di noi dà fondamento a una speranza che ci permette di guardare oltre i nostri limiti e le nostre contraddizioni», ha osservato Betori, elencando – con riferimento alle «sfide del mondo attuale» tratteggiate da Papa Francesco nella Evangelii Gaudium – «la lista dei mali che ci tormentano e con cui affliggiamo gli altri».

Si va dalla «economia dell’esclusione e dell’inequità» da cui nasce la «cultura dello scarto» alla «globalizzazione dell’indifferenza», dalla «negazione del primato dell’essere umano» al «feticismo del denaro», dal «rifiuto dell’etica e il rifiuto di Dio» agli «attacchi alla libertà religiosa» e la «persecuzione dei cristiani». «L’elenco è lungo e peraltro, per ammissione dello stesso Papa, tutt’altro che esaustivo», ha commentato Betori, secondo cui «c’è un discernimento da compiere giorno per giorno». E «c’è anche da reagire all’angoscia che potrebbe abbatterci a fronte di così dure prove per il futuro di ciascuno e di tutti».

Un «messaggio di speranza – rileva Betori – brilla per noi dalla grotta di Betlemme e ci sorregge nelle fatiche personali, familiari e sociali, che ogni giorno rischiano di schiacciarci». Da qui l’invito dell’arcivescovo: «Solleviamo il capo e guardiamo con coraggio al nostro futuro, perché esso è rischiarato dalla luce di Cristo, vivificato dalla sua presenza, sostenuto dalla sua grazia».