Vita Chiesa

Card. Betori: crisi economica, «Oscurati contorni dignità umana»

«Il dato contestuale più evidente – ha affermato nella parte introduttiva del suo discorso – è il permanere di una crisi che sembra non aver concluso il proprio corso, in particolare per il nostro Paese. L’emergenza finanziaria ed economica che caratterizza questa crisi non può nasconderne le radici profonde, che sono di natura etica e culturale, come da più parti è stato evidenziato».

Secondo il card. Betori, «se il profitto finanziario ha preso il sopravvento sulle ragioni produttive dell’economia e se questa non riesce a uscire dal riferimento a modelli di sviluppo che penalizzano il lavoro invece di crearlo, è perché al fondo è stato rinnegato il primato dell’uomo sul lavoro e di questo sul capitale. E ciò è stato possibile – ha proseguito – perché nel frattempo la cultura ha contribuito a dissolvere lo specifico dell’umano e a oscurare i contorni della dignità della persona, ridotta a oggetto manipolabile e schiacciata su orizzonti puramente immanentistici».

Dopo aver collegato la crisi economica a quella antropologica, l’arcivescovo di Firenze ha richiamato la «grande lezione del magistero dei Pontefici degli ultimi cento anni, in particolare quello recente di Benedetto XVI, in difesa dell’uomo e della sua apertura al trascendente», sottolineando «la ripresa sistematica di questo pensiero, anche nelle categorie tipiche della predicazione di Papa Francesco, per non pochi versi innovative ma certamente, quanto al contenuto, con esso strettamente coerenti». Secondo l’arcivescovo, «solo dalla consapevolezza maturata tramite questa riflessione di cultura e di fede possiamo trovare slancio per una pastorale che raggiunga davvero le ‘periferie’ dell’esistenza umana, quelle più minacciate da una visione riduttiva della persona e della società».

Ai preti fiorentini ha quindi ricordato che «su questo fronte di rivendicazione delle ragioni della verità su Dio, sull’uomo e sul mondo, così come rivelate nella vicenda e nella persona di Gesù Cristo, si decide la pertinenza e l’efficacia della nostra pastorale ai tempi che viviamo, senza confusioni e senza cedimenti alle mode». Nelle parti successive del suo discorso ha quindi richiamato l’azione pastorale e di carità svolta in diocesi, ricordando infine l’appuntamento del V Convegno ecclesiale nazionale in programma a Firenze dal 9 al 13 novembre 2015.