Vita Chiesa

Card. Betori: «resistere» a chi vuole «oscurare la forza della verità con influenza delle culture e potere delle leggi»

«Non ci appaia un traguardo impraticabile amare gli emarginati, i reietti del mondo, perdonare i nemici, accogliere i lontani, abbattere i muri che separano l’umanità. La forza di questo amore non è nostra, ma è la potenza stessa dello Spirito di Dio». Lo ha affermato ieri l’arcivescovo di Firenze, il cardinale Giuseppe Betori, durante la celebrazione eucaristica che ha presieduto in occasione della Pentecoste. Per il card. Betori, «grazie allo Spirito, la parola di sempre, quella di Gesù, si fa memoria attuale». «Abbiamo particolare bisogno di questa luce di attualizzazione – ha proseguito – per resistere alle sirene delle tante opinioni che vorrebbero oscurare oggi la forza della verità, con l’influenza delle culture e il potere delle leggi». «Noi – ha ammonito l’arcivescovo – restiamo fedeli alla verità di Cristo, certi della sua pertinenza per la vita di ogni uomo e dell’intera società». «Egli illumina in modo decisivo il bene dell’uomo e della donna», ha osservato il card. Betori, per il quale «questo vale per la dignità di ogni persona umana, per l’intangibilità della sua vita dal primo all’ultimo istante, per la natura propria e incomparabile del matrimonio e della famiglia, per il riconoscimento della libertà educativa e il sostegno ad essa, per la presa in carico di bisognosi ed emarginati, per l’accoglienza di quanti fuggono da guerre e povertà, per la responsabilità dell’umanità nella custodia del creato, per la promozione del dialogo e della pace». «Il Vangelo – ha puntualizzato – non è altro dalla ragione, ma, per il cristiano, la sua piena illuminazione».