Vita Chiesa

Card. Martini: i Gesuiti hanno presentato oggi al Papa la Fondazione

Alla vigilia del primo anniversario della scomparsa del porporato un gruppo di confratelli della Compagnia di Gesù, guidato dal provinciale d’Italia, padre Carlo Casalone, è stato ricevuto stamani da Papa Francesco in Vaticano per presentare al Pontefice la nuova fondazione. «Non è solo un’iniziativa dei gesuiti italiani ma vuole essere al servizio di tutta la Chiesa locale, nazionale e universale, così come il cardinale Martini intendeva la sua azione pastorale», spiega padre Costa. «Penso proprio – prosegue – che la sua eredità possa ancora essere molto viva, particolarmente nella Chiesa di Papa Francesco. Una Chiesa che non si chiude su se stessa, ma che può trovare in questa eredità degli strumenti concreti, preziosissimi per portare avanti il suo progetto, dalla lettura della Sacra Scrittura all’attenzione per la coscienza di ogni persona, al rispetto profondo per gli altri. Questa tensione a trovare Dio in tutti gli aspetti della nostra vita e del nostro mondo è sicuramente un dato che accomuna Papa Francesco e il cardinale Martini e che fa parte dello stile della Compagnia di Gesù».

«L’obiettivo – aggiunge il vicepresidente della Fondazione – non è non solo perpetrare la memoria della figura di Martini, ma far vivere lo spirito che ha animato la sua azione pastorale, il suo essere nella Chiesa, la sua tensione verso la Sacra Scrittura, la cura del dialogo con gli altri credenti e i non credenti». In questa prospettiva, aggiunge Costa, «pensiamo ad alcuni progetti concreti: da una parte l’archivio, ma anche borse di studio destinate a giovani interessati alla sua figura; iniziative di dialogo con il mondo ebraico, ma non solo; iniziative per promuovere la pedagogia ignaziana e gli ‘esercizi spirituali’ in particolare».

La sede della Fondazione sarà a San Fedele a Milano, a pochi passi dal Duomo dov’è sepolto il cardinale. «Raccoglieremo attraverso il nostro sito – conclude il vicepresidente – le testimonianze di persone che hanno conosciuto il cardinale Martini, proprio perché sia un luogo di memoria vivo, e chiediamo di segnalarci attività ed eventi che lo riguardano, per poterle diffondere. È importantissimo che sia una fondazione ‘partecipata’».