Vita Chiesa

Caritas italiana: Consiglio nazionale, «Solidarietà e progettualità»

Riferendosi al tema «oggi drammaticamente attuale» dell’arrivo dei migranti sulle nostre coste, «questo – sottolinea la Caritas – vuol dire da un lato proseguire nell’impegno massimo di solidarietà e accoglienza, dall’altro affermare l’esigenza di progettualità realistiche da chiedere con forza alle istituzioni nazionali ed europee perché sia data protezione e vengano garantiti i diritti di quanti arrivano». In vista del Consiglio europeo di fine mese, dopo il confronto emerso a MigraMed – l’annuale incontro di Caritas italiana con le Caritas europee e del bacino del Mediterraneo che si eÌ svolto ad Atene – Caritas Europa ha elaborato un documento in cui tra l’altro si chiede d’introdurre il sistema dei visti umanitari e di garantire canali d’ingresso sicuri.

Il consiglio nazionale ha affrontato anche la questione dei minori stranieri non accompagnati e dei giovani «da avvicinare, cogliere, orientare, incoraggiare al servizio alla carità e alla solidarietà, in un contesto in cui anche a livello istituzionale si profilano nuove proposte di servizio civile ed è in atto una riforma del terzo settore». Ha quindi ribadito «l’urgenza di una legge organica di contrasto alla povertà» e «di soluzioni di sistema che garantiscano i diritti» in un Paese «che risente in modo pesante degli effetti della crisi».

Da parte loro, «le Caritas continuano nel loro impegno quotidiano sul territorio con progetti e iniziative anticrisi», secondo l’invito del Papa «ad accogliere – ha sottolineato monsignor Luigi Bressan – ma anche ad andare verso le periferie, verso le realtà nascoste che hanno difficoltà a manifestarsi». Tra le emergenze, pure quella alimentare, tema declinato anche dalla Campagna «Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro» elaborata da Caritas italiana con oltre venti organismi, associazioni e movimenti cattolici italiani per rispondere unitariamente all’appello del Papa «a dare voce a tutte le persone che soffrono silenziosamente la fame, affinché questa voce diventi un ruggito in grado di scuotere il mondo», e che culminerà nell’Expo 2015.