Vita Chiesa

Caritas italiana: mons. Nosiglia, «Attivare presenza capillare»

«Come Caritas – ha detto l’arcivescovo che presiede il Comitato preparatorio di Firenze 2015 – non mettiamoci solo sulla via di avviare sempre nuovi servizi efficienti che costano risorse e abbisognano di personale sempre più ampio e specializzato. Ma attiviamo queste reti di volontariato quotidiano e locale, che valorizzano il vicinato e il prossimo della porta accanto. Facciamo crescere in tutta la comunità quella responsabilità collettiva che testimonia nella carità il volto della Trinità». Lungi dal negare l’importanza delle opere, mons. Nosiglia ha sottolineato che «occorre far crescere nell’ampia base popolare sia ecclesiale che civile il desiderio di farsi prossimi del fratello o sorella che vive nello stesso ambiente e territorio».

Decisivo, per l’arcivescovo, che «la Caritas promuova unità e coordinamento tra numerose e svariate realtà ecclesiali e civili che operano nel sociale e spesso camminano per proprio conto senza ricercare sinergie». Da qui la richiesta alle Caritas di sostenere alcuni obiettivi che il Convegno di Firenze potrà far emergere. Tra questi «la crescita di una spiritualità di comunione e la necessità che ogni operatore della carità e volontario si senta un evangelizzatore sulla frontiera più avanzata della missione della Chiesa».

Il Convegno, ha poi aggiunto, «dovrà anche favorire una seria verifica per le nostre Chiese chiamate a misurarsi sulle vie concrete dell’amore ai poveri e con i poveri perché ne va della credibilità della loro testimonianza di Gesù Cristo». Quanto al contributo che le Caritas diocesane potranno portare a Firenze 2015, l’arcivescovo ha invitato i delegati a ricercare «esperienze esemplari, che fanno parte delle nuove periferie esistenziali, di annuncio e impegno concreto per liberare l’uomo da forme diverse di schiavitù» e sulle quali sarà elaborato il documento preparatorio che entro l’autunno sarà inviato a tutte le parrocchie, diocesi e realtà ecclesiali per promuovere una corale preparazione al Convegno, al quale parteciperà Papa Francesco, «che ha già espresso il desiderio di incontrare i poveri in realtà segnalate dalla Caritas fiorentina».