Vita Chiesa

Caritas: un anno di grande impegno sul fronte nazionale e internazionale

L’anno che sta terminando è stato contraddistinto ancora una volta per Caritas italiana e le Caritas diocesane d’Italia da un impegno su più fronti, nazionali internazionali. Bussola, lo «sviluppo umano integrale», tema al centro del 39° Convegno nazionale delle Caritas diocesane (Castellaneta Marina, 27 – 30 marzo). A ricordarlo è Caritas italiana stilando un bilancio del 2017 che ha visto tra l’altro la riconferma del mandato per altri 5 anni del direttore don Francesco Soddu e il varo del Piano strategico 2018-2022.

In Italia l’azione di Caritas italiana è proseguita a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto del 2016 e poi da freddo e neve. Grazie alla colletta nazionale e a numerosissime altre donazioni, sono pervenuti oltre 26 milioni di euro, incluso 1 milione messo subito a disposizione dalla Cei. Due nuovi fronti di impegno si sono aperti con il terremoto di Ischia (21 agosto) e l’alluvione che il 9 e 10 settembre ha messo in ginocchio Livorno. Caritas italiana ha continuato ad operare insieme all’Alleanza contro la povertà per l’attuazione del Reddito di inclusione (Rei) che entrerà ufficialmente in vigore il prossimo 1° gennaio.

Per quanto riguarda i migranti è stato inaugurato il portale Caritasinmigration, pubblicati il XXVI Rapporto immigrazione Caritas-Migrantes e il 4° rapporto sulla Protezione internazionale. Tra i passaggi più significativi la firma il 12 gennaio 2017 del Protocollo di intesa tra ministero dell’Interno, Cei – che agisce attraverso Caritas italiana e Fondazione Migrantes – e Comunità di Sant’Egidio per l’apertura di nuovi corridoi umanitari che stanno consentendo l’arrivo in Italia, di 500 profughi. Lo scorso 30 novembre sono arrivate le prime 25 persone dall’Etiopia, a marzo invece dal campo profughi di Za’atari in Giordania erano arrivate due famiglie siriane, lo scorso 22 dicembre altre 162 persone.

Nel 2017 sono inoltre entrate nel vivo due iniziative: «Liberi di partire, liberi di restare» voluta dalla Cei, e la campagna promossa da Caritas Internationalis, Share the journey (Condividiamo il viaggio), lanciata il 27 settembre da papa Francesco in piazza San Pietro. Il 15 dicembre si sono celebrati i 45 anni dall’entrata in vigore della prima legge sull’obiezione di coscienza al servizio militare. Da allora sono stati quasi 100mila i giovani obiettori in servizio civile nelle Caritas diocesane, cui si aggiungono dal 2001 oltre 10 mila ragazzi e ragazze del nuovo servizio civile nazionale. Nel 2017 è morto il card. Attilio Nicora, già presidente di Caritas italiana.

Sul versante europeo ed internazionale è proseguita la pubblicazione di 10 nuovi «Dossier con dati e testimonianze» e sono state affrontate emergenze tra cui la cronica carestia in Africa, le inondazioni in Perù e le esondazioni in Colombia, i terremoti in Messico, Iran e Iraq, la tempesta tropicale che ha colpito le Filippine.