Vita Chiesa

Cattolici e politica: card. Bassetti, «non mi riferisco a qualcosa di partitico»

«Quando io richiamo i cattolici all’impegno della politica intesa come servizio, al bene comune, alla persona, non mi riferisco a qualcosa di partitico, sennò siamo già al contrario di quel che dico». A puntualizzarlo, a margine della Messa celebrata oggi nella basilica romana dei Santi Apostoli, a cento anni dall’appello di don Luigi Sturzo «ai liberi e forti» e a 60 anni dalla morte del fondatore del Partito popolare, è stato il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei. «Partito significa una parte», ha precisato conversando con alcuni giornalisti: «Mi riferisco a creare quelle condizioni per cui i cattolici si possano davvero impegnare». «Non potevamo trovare di meglio dell’appello ai liberi e forti», ha proseguito il cardinale sottolineando ancora una vota, come aveva fatto a più riprese nell’omelia, l’attualità del pensiero di don Luigi Sturzo: «Chi si avvicina alla politica deve essere libero interiormente, senza altri scopi e secondi fini, farlo per pura espressione di amore gratuito, e forte, perché oggi per affrontare i problemi che sono davanti a noi ci vuole un coraggio grande».

«Quello che si fa per aiutare i poveri sempre ben venga, ma abolire la povertà sarà difficile», ha detto ancora ai cronisti il card. Bassetti. «Ci sono fasce talmente profonde e incancrenite di povertà», ha proseguito il cardinale, interpellato dai giornalisti circa alcune dichiarazioni di esponenti del governo: «Certo ogni tentativo di soluzione di questo problema è importante», ha sottolineato.