Vita Chiesa

Cei, Consiglio permanente: messaggio a Papa Francesco; Assemblea di maggio su educatori

Lo rende noto il comunicato finale diffuso oggi. La sessione di lavori è stata caratterizzata dagli «eventi che nelle ultime settimane hanno scandito la vita della Chiesa». «Camminare – ha evidenziato il cardinale – esorta a non temere il grigiore dei tempi, ma ad avere il coraggio di andare avanti con fiducia e insieme; edificare rilancia il richiamo a purificazione, a non lavorare per se stessi bensì per la Chiesa, riconoscendo il primato di Dio e trovando in Lui la verità che rende liberi e capaci, quindi, di obbedienza; confessare riporta al contenuto centrale dell’annuncio: il Signore Gesù, l’unico Salvatore, il Cristo Crocifisso, scandalo e stoltezza per un mondo che emargina – quando non sopprime – la vita debole e indifesa».

«Con il pensiero al Papa», il Consiglio permanente si è anche aperto: «Nelle parole del presidente della Cei, innanzitutto la sorpresa, lo sconcerto e il dolore per la rinuncia di Benedetto XVI, poi compresa in un crescente abbraccio di riconoscenza, affetto e ammirazione per la sua alta testimonianza di umiltà e libertà interiore; quindi, l’attesa – ampiamente diffusa, anche oltre la comunità ecclesiale – di un nuovo riferimento, attesa che ha scandito i giorni delle Congregazioni e del Conclave; infine, l’elezione del card. Jorge Mario Bergoglio a Vescovo di Roma e Successore di Pietro, in un clima di profonda fede». «Una volta di più – ha detto il card. Bagnasco – la Provvidenza ci ha fatto toccare con mano cos’è la Chiesa, comunione che plasma innanzitutto noi Vescovi attorno al Successore di Pietro per una collegialità affettiva ed effettiva, avvalorata da piena e aperta adesione al Suo insegnamento e da fattiva e costante collaborazione». Dal Santo Padre i membri del Consiglio permanente si sono recati nella mattinata di martedì 19 marzo per prendere parte alla solenne celebrazione che ha inaugurato il Pontificato. A Papa Francesco è stato anche inviato un Messaggio a conclusione dei lavori. Nel corso del Consiglio permanente, sono stati presi in esame una serie di adempimenti in vista della prossima Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana.

Sarà la prolusione del cardinale presidente Angelo Bagnasco ad aprire i lavori dell’Assemblea generale della Cei, che si svolgerà in Vaticano, nell’Aula del Sinodo, dal 20 al 24 maggio e avrà il suo momento culminante nel pellegrinaggio alla Tomba di San Pietro con la solenne «professio fidei» dell’Episcopato italiano nell’Anno della fede. Il Consiglio episcopale permanente (Roma, 18-19 marzo) ha approvato anche l’ordine del giorno e il tema principale, «Educatori nella comunità cristiana: criteri di scelta e percorsi di formazione». Al riguardo, i vescovi hanno evidenziato «l’importanza che la relazione centrale sappia elaborare modalità formative legate agli ambiti specifici della pastorale – con particolare attenzione al ministero della consolazione – senza trascurare né la visione d’insieme né la dimensione contenutistica». «Consenso unanime ha raccolto la proposta di dedicare una parte dei lavori dell’Assemblea all’approfondimento degli umanesimi oggi maggiormente diffusi – prosegue il comunicato -, con l’analisi dei significati e dei valori connessi, le ricadute sul versante sociale, il confronto con l’originalità e la pertinenza dell’antropologia cristiana». All’Assemblea saranno offerte alcune comunicazioni concernenti la 47ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, un seminario di studio per i nuovi vescovi, il Motu proprio «Intima Ecclesiae natura» sul servizio della carità e un aggiornamento sui media ecclesiali.

Sarà pubblicato a maggio il Documento preparatorio della 47ª Settimana Sociale dei cattolici italiani (Torino, 12-15 settembre). Al Consiglio permanente è stata presentata e discussa la bozza del documento sul tema: «La famiglia, speranza e futuro per la società italiana». «In continuità con le edizioni precedenti» e «misurandosi con un contesto che non riconosce né sostiene la funzione sociale primaria della famiglia», il testo si articola in tre parti: «La famiglia e la persona umana», «La famiglia, bene per tutti», «Famiglia, società ed economia». L’obiettivo, si legge nel comunicato, è quello di «far cogliere al Paese come il mettere al centro della vita culturale, sociale e politica la famiglia significhi porre un fondamento indispensabile per il bene e la crescita di tutti, per un futuro di speranza dei giovani, per una società civile più libera». Il Consiglio permanente ha elaborato anche la proposta di titolo – da sottoporre alla prossima Assemblea – per il V Convegno ecclesiale nazionale, che si svolgerà a Firenze nel novembre 2015: «In Cristo Gesù un nuovo umanesimo». In questa luce «la Chiesa italiana intende riflettere – a partire dal prossimo autunno con il cammino di preparazione nelle diocesi – sulla visione antropologica che nasce dalla fede in Gesù Cristo, diversa rispetto a quella veicolata dalla cultura dominante». Entro l’inizio di maggio verrà costituito il Comitato preparatorio.