Vita Chiesa

Cei, mons. Crociata: «Con il Papa cammino desiderato e condiviso»

Rispondendo a un giornalista che aveva formulato una domanda su una presunta «dettatura di tempi» e «compiti» da parte del Papa all’episcopato italiano, monsignor Crociata ha affermato che «è impreciso parlare del Papa che avrebbe ‘dettato i tempi’ ai vescovi italiani, o parlare di «compiti dati dal Papa». «Nel senso – ha proseguito – che noi vescovi i tempi e i compiti che eventualmente il Papa ci dà li accogliamo incondizionatamente. Però in questo caso esprimersi così non risponde totalmente al vero». Monsignor Crociata invece ha parlato di «condivisione cordiale e disponibile» su un «cammino desiderato e condiviso per rispondere all’esigenza della missione della Chiesa oggi in Italia».

«Occorre evitare inutili divisioni tra le forze politiche per non perdere il treno della ripresa» e inoltre «ogni scelta in questo momento difficile sarà sottoposta al giudizio della storia»: i due criteri già enunciati nella prolusione dal cardinale Angelo Bagnasco sono stati ripresi in conferenza stampa dal segretario della Cei, monsignor Mariano Crociata, per rispondere a chi chiedeva una valutazione sull’attuale momento politico italiano. «L’invito a cercare soluzioni che garantiscano la stabilità – ha detto monsignor Crociata – è il presupposto necessario per la tenuta del Paese e per la coesione sociale. In un momento di perdurante crisi che pesa sulle famiglie e sui giovani, ribadisco che il tema del lavoro è un vero incubo che si avverte dappertutto. Le parrocchie e le Caritas lo conoscono molto bene. In funzione di questo il tema della stabilità è da perseguire in tutti i modi», ha rimarcato rispondendo poi alla domanda sulla Cei che «ultimamente sarebbe fuori dal dibattito pubblico». «Non mi sembra che ne siamo fuori o che ci siamo solo sui temi religiosi», ha affermato. «Invece ci siamo su tante questioni di etica personale, sociale, e anche su questioni quali l’individualismo, la concezione della persona, il senso della famiglia. O anche su temi come fede e ragione, o la grande finanza, o la pace nel mondo». «Nel dibattito pubblico – ha concluso – ci siamo e continueremo a starci».

Il «rapporto col mondo della cultura e delle istituzioni» è stato uno dei temi affrontati nella conferenza stampa dal segretario della Cei, monsignor Mariano Crociata. «In particolare alla Cei il Papa ha detto di riprendere l’iniziativa in questi campi – ha affermato -, oltre che di coinvolgere in maniera più piena le Conferenze episcopali regionali, quindi tutti i vescovi, e guardare anche ai problemi concreti delle diocesi, del loro numero e della loro organizzazione». «Ciò significherà per la Cei – ha proseguito – l’avvio di un confronto nelle Conferenze episcopali regionali su tutti i temi, compresi quelli riguardanti le forme di organizzazione e di svolgimento di attività della stessa Conferenza, e non escluse evidentemente le questioni riguardanti le figure istituzionali, la presidenza e le modalità funzionali». «Tutte questioni che stanno dentro un processo che può significare l’adozione di una forma o di un’altra, comunque senza esclusioni o preclusioni di sorta, nella serenità e apertura totale e nell’orizzonte di un dialogo costante con il Santo Padre». Interpellato sul rapporto tra «preti e soldi», in particolare su quali «segnali» possa dare il clero per essere vicini a chi è senza lavoro, monsignor Crociata ha detto che «in questo campo non dico che, quanto a generosità, siamo i primi, però non dovremo nemmeno essere gli unici. Chi ha più risorse oggi è giusto che le condivida con chi soffre».