Vita Chiesa

Concistoro: p. Lombardi, «apprezzamento» dei cardinali per riforma economica

Lo ha riferito ai giornalisti padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, nel briefing di oggi. «La gran parte della mattinata – ha detto – è stata dedicata a una ripresentazione ordinata, dettagliata, per un pubblico autorevole, di questi due anni del cammino di riforma che ha riguardato i dicasteri economici». Il vicecoordinatore Zara ha riferito sul lavoro della Cosea, il cardinale Marx sul Consiglio per l’economia, il cardinale Pell sulla segreteria per l’economia, e Jean-Baptiste de Fransuu, sullo Ior. «In generale – ha detto il portavoce vaticano – quelli dei cardinali sono stati interventi di apprezzamento per le relazioni che hanno ascoltato, ritenute convincenti sul piano della trasparenza, della responsabilità, dell’integrità, della competenza». «La riforma è in cammino – ha proseguito padre Lombardi – e l’impressione che abbiamo avuto stamattina è che si sia messa in moto una riforma impegnativa, importante, che dal punto di vista della trasparenza, della responsabilità, della chiarezza della situazione economica della Curia e dei suoi vari organismi è apprezzabile».

«Decentralizzazione»: è «la parola risonata, nel senso della sussidiarietà», durante i lavori del Concistoro di ieri pomeriggio. Nei 28 interventi, che si sono uniti ai 12 della mattina – ha riferito padre Federico Lombardi – uno dei temi ricorrenti è stato «il rapporto tra la Curia, le Chiese locali e le Conferenze episcopali». «Per i vari Dicasteri – ha aggiunto il portavoce vaticano – si tratta di riflettere su che cosa si fa meglio e dove, e su che cosa può essere fatto meglio dalle diocesi e dalle Conferenze episcopali». «Non c’era per nulla un clima rivendicativo o aggressivo», ha precisato padre Lombardi rispondendo alle domande dei giornalisti: «È chiaro lo spunto del lavoro di riforma di Papa Francesco, che riguarda la Curia per il suo servizio alla Chiesa universale, ed è in questo orizzonte in cui ci si muove». «Bisogna approfondire cosa è il meglio nel governo della Chiesa – ha precisato il portavoce vaticano – per non pensare di dover concentrare le competenze su Roma». Si tratta, dunque, di «un atteggiamento positivo: la sussidiarietà è la parola più appropriata per descrivere lo spirito di tutti». «In questo clima – ha aggiunto il portavoce vaticano – si parlava di vescovi e di Conferenze episcopali, che non sono di diritto divino».

«Il Papa sta a sentire, di solito non interviene durante incontri di questo genere. Si mette in atteggiamento di ascolto e alla fine ringrazia», ha detto padre Federico Lombardi, rispondendo alle domande dei giornalisti. «Non vuole interferire», ha aggiunto il portavoce vaticano: «È seduto al centro del banco che c’è nell’Aula del Sinodo». Alla sua sinistra, per chi guarda, siede il cardinale Sodano, decano del Collegio Cardinalizio e presidente delle sessioni, con i suoi collaboratori, monsignor Montanari e monsignor Fabene. Alla destra del Santo Padre siedono, invece, coloro che intervengono alla riunione. Alla sessione di questa mattina, ha informato il portavoce vaticano, c’erano anche i 20 nuovi cardinali che domani riceveranno la porpora dal Papa: sono raggruppati nella platea in altro a sinistra. Uno di loro (oltre a monsignor Mamberti) ha preso anche la parola.

Benedetto XVI ha accolto volentieri l’invito di Francesco a partecipare al Concistoro ordinario pubblico che si svolgerà domani, alle 11, nella Basilica di San Pietro per la creazione di 20 nuovi cardinali. Lo riferisce Radio Vaticana, ricordando che il Papa emerito ha partecipato anche al Concistoro del 22 febbraio 2014 per la creazione di 19 nuovi porporati. In quell’occasione, all’inizio della cerimonia, Francesco salutò con affetto Benedetto che con un gesto di umiltà si tolse lo zucchetto. Un abbraccio fraterno accompagnato da un lungo emozionato applauso dei presenti.