Da Populonia a Massa Marittima: i 1500 anni di una Diocesi» è il tema del convegno di studi in programma dal 16 al 18 maggio presso il seminario vescovile di Massa Marittima (via San Francesco, 12).Il primo giorno di lavori prevede sessione del mattino il saluto di mons. Giovanni Santucci, vescovo della Diocesi di Massa-Marittima-Piombino e l’intervento delle autorità. Quindi, Francesco Scorza Barcellona parlerà della «Tuscia tra Tardoantico e Medioevo: l’assetto territoriale ed ecclesiastico». Anna Benvenuti affronterà poi il tema delle «Origini della diocesi di Populonia, agiografia e storia».Nella sessione del pomeriggio interventi di Eugenio Susi («Africani, Cefalofori e Saraceni: i cicli agiografici populoniesi dall’alto Medioevo al XII secolo»), Stefano Sodi («Le origini del monachesimo insulare nell’Arcipelago Toscano») e Gabriele Bartolozzi Casti («Catacomba di Pianosa. Scavi e indagini, posizione storica e contesto»).La sera visita guidata alla città di Massa Marittima.Il 17 maggio sessione del mattino Riccardo Francovich terrà una conferenza su «Il panorama della ricerca archeologica». Sarà quindi la volta di Gabriella Garzella, («Populonia, Cornino, Massa Marittima: l’itinerario di una sede diocesana») e di Maria Luisa Ceccarelli Lemut («Plebes cum capellis. L’organizzazione della cura d’anime».Sessione pomeridiana: Gabriella Giuliani, «La presenza monastica: il monastero di San Pietro in Palazzuolo a Monteverdi Marittimo»; Mariagiulia Burresi e Antonia d’Aniello, «Il restauro della Croce di Canneto»; Luigi Pellegrini, «I frati Minori nel territorio di Massa (secc. XIII-XV)»; Claudio Saragosa e Riccardo Farnesi, «La storia di una diocesi raccontata attraverso i suoi siti religiosi: un cd dimostrativo».La sera concerto della «Corale Santa Barbara» nella chiesa di San Francesco.Il 18 maggio chiusura del convegno con la visita guidata alla catacomba di Pianosa a cura del prof. Gabriele Bartolozzi Casti.Il convegno è organizzato dalla diocesi di Massa Marittima-Piombino in collaborazione con «Memoria ecclesiae».